Taranto, le violenze verbali agli alunni di una maestra delle elementari “Ti sparo, ti sotterro, siete morti”
Una maestra condannata per maltrattamenti verbalmente violenti sui suoi alunni; genitori ritengono la pena troppo lieve.
Violenze verbali inaudite, lanciate con furia e costanza, hanno segnato l’anno scolastico 2021 dei piccoli studenti. “Ti sparo, siete morti”, queste sono solo alcune delle terribili parole che i bambini hanno dovuto ascoltare. La docente è stata recentemente condannata a due anni e mezzo di sospensione dall’insegnamento per maltrattamenti sugli alunni.
La verità emerge
L’oscurità di questa situazione è venuta alla luce grazie al coraggio di dodici alunni che, terrorizzati, hanno condiviso le loro esperienze con i genitori. Le testimonianze dei bambini hanno innescato indagini approfondite, supportate da registrazioni video ottenute con una telecamera nascosta in classe dai carabinieri. La docente è stata processata con rito abbreviato, culminando nella sua condanna.
Un comportamento inaccettabile
I verbali dell’aula giudiziaria riportano parole dure e spaventose. “Che cavolo hai scritto nella brutta copia, ora ti sparo”, così la maestra si rivolgeva ai suoi studenti, usando anche espressioni come “ti sotterro” e “ti faccio nero”. Non risparmiava nemmeno i bambini con autismo, rendendo la sua condotta ancora più disumana e inaccettabile.
Reazione dei genitori
Molti genitori ritengono la pena inflitta alla maestra insufficiente rispetto alle gravità dei suoi crimini verbali. Oltre alla sospensione, è stata condannata a pagare 21.600 euro di spese processuali. Stranamente, le sue lezioni a distanza erano caratterizzate da metodi poco ortodossi: costringeva gli alunni a osservare un muro bianco, negando di fatto una partecipazione costruttiva.