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Bruce Willis le sue condizioni sono peggiorate, un amico “Non parla quasi più e ha perso la gioia di vivere”

L’iconico attore Bruce Willis affronta una battaglia silenziosa contro l’afasia, una condizione incurabile che gli ha portato via la parola e la gioia di vivere.

L’iconico attore Bruce Willis, famoso per i suoi ruoli in film d’azione indimenticabili, sta affrontando una battaglia personale contro l’afasia, una patologia neurologica progressiva e incurabile. Glenn Gordon Caron, amico e sceneggiatore, ha condiviso i dettagli struggenti della condizione di Willis con il NY Post. L’attore 68enne, che un tempo dominava lo schermo con la sua presenza carismatica, è stato costretto a ritirarsi dal cinema.

Un cambiamento devastante

Caron, che conosce Willis dagli anni ’80, rivela che l’attore ha perso la gioia di vivere insieme alle sue capacità linguistiche. “Parlo con lui e con la moglie Emma e ho la sensazione che capisca chi sono per i primi tre minuti”, ha condiviso Caron. Willis non è più totalmente verbale e ha smesso di leggere, una passione che una volta custodiva gelosamente. Nonostante la perdita devastante delle sue abilità linguistiche, Caron assicura che Willis è ancora riconoscibile.

Ombra di un gigante

Un tempo entusiasta e amante della vita, Willis è ora un’ombra del gigante che era. “Amava la vita e cercava di viverla al massimo e adorava svegliarsi al mattino”, ricorda Caron. Ora, l’afasia ha trasformato la sua esperienza vivida e colorata in qualcosa di più sommesso, come se la vita fosse vissuta attraverso una zanzariera, offuscata e inaccessibile, sottraendo la brillante luce dell’attore.

Una lotta continua

La commovente rivelazione di Caron svela non solo la battaglia personale di Willis contro l’afasia, ma anche l’impatto devastante che la condizione può avere sulla qualità della vita e lo spirito umano. L’industria cinematografica e i fan di Willis in tutto il mondo sostengono l’attore nella sua lotta silenziosa, un promemoria del fatto che dietro ogni icona del cinema c’è un individuo umano vulnerabile.