Tragedia a Mestre, l’atroce destino del 28enne sopravvissuto che ha visto morire la figlia di 17 mesi: “L’ho salutata, non tornerà con me”
Nico, sopravvissuto all’incidente di Mestre, perde la figlia; la compagna è in coma. Cerca risposte e guarigione.
Nel tragico incidente a Mestre, Nico, un turista 28enne, ha perso la sua figlia Charlotte di 17 mesi. L’uomo, dopo essere stato dimesso dall’ospedale, affronta il dolore mentre la sua compagna rimane in coma farmacologico. “Sento di aver avuto un angelo custode che mi ha salvato la vita. Ho questa ferita alla testa, ma almeno sono qui”, ha condiviso con il cuore infranto.
Situazione sanitaria
Nonostante il trauma, Nico è stato accompagnato a casa da familiari e legali. Si impegna a proseguire con le cure necessarie in casa, mentre la sua compagna è ancora sotto stretto monitoraggio medico. “L’ho salutata, ma purtroppo non può ritornare con me”, condivise Nico, sommerso dalla tristezza e incapace di dire addio a sua figlia come avrebbe voluto.
Indagine sull’incidente
L’incidente avvenuto a Mestre è ancora sotto indagine. Le circostanze e le cause del sinistro rimangono un mistero. Nico, sommerso dal dolore, lotta con il desiderio di scoprire la verità e la paura delle rivelazioni. “Da un lato vorrei sapere ogni dettaglio ma dall’altro temo di scoprire che tutto questo dolore, i morti, i feriti, siano stati causati da qualcosa di poco importante, da un fattore che si poteva tranquillamente evitare”, riflette.
La ricerca della normalità
Nonostante il peso del dolore, Nico cerca di ritrovare una sorta di normalità. È in attesa di trasferire la salma della piccola Charlotte in Svizzera e spera nella ripresa della sua compagna. Nico ha espresso la sua profonda gratitudine al personale medico per la loro professionalità e umanità. “Ciascuno ha dimostrato professionalità, ma soprattutto grande umanità”.