Mare Adriatico, scoperta nuova specie aliena, dopo il granchio blu ecco il pericoloso granchio crocifisso
Il granchio crocifisso, originario delle acque tropicali, è stato scoperto nell’Adriatico, sollevando domande sugli impatti ecologici e sulla biodiversità marina.
A solo un mese dalla scoperta della seconda specie di granchio blu nel mare Adriatico, gli occhi attenti dei ricercatori sono ora fissati su un altro ospite inaspettato. Il granchio crocifisso (Charybdis feriata), un intruso originario delle acque tropicali e subtropicali dell’Oceano Indiano e Pacifico, è stato individuato al largo delle coste di Senigallia. Un fenomeno che apre nuove indagini scientifiche e stimola domande sull’equilibrio ecologico della regione.
Ospite Tropicale a Senigallia
Il primo esemplare di questo granchio, probabilmente introdotto attraverso il trasporto navale, è attualmente sotto la lente di ingrandimento dei ricercatori dell’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche di Ancona (Cnr). È una scoperta che non solo aggiunge diversità alla fauna marina dell’Adriatico ma solleva anche preoccupazioni su potenziali impatti ambientali e biologici.
Predatore dalle acque lontane
Il granchio crocifisso è un predatore di grandi dimensioni; gli esemplari maschi possono arrivare a pesare un chilogrammo. Inoltre, è una specie ampiamente commercializzata nelle sue aree di origine. Gli esperti sono ora concentrati su come questo granchio tropicale possa adattarsi e influenzare l’ecosistema marino dell’Adriatico, dando inizio a nuovi studi e ricerche per comprendere meglio la sua presenza e i potenziali impatti.