Un oncologo di Bari in servizio presso l’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” è stato tratto in arresto dai Carabinieri.
Secondo quanto riferito il medico si faceva pagare per somministrare un farmaco gratuito. Le accuse sono gravissime, il medico dovrà rispondere di concussione aggravata e continuata.
Il reato è stato commesso con la complicità della compagna, un avvocato, che anche lei risulterebbe indagata.
L’oncologo somministrava il farmaco si durante l’orario di lavoro, sia nel patronato del Caf a Bari della compagna che, per l’occasione, era adibito ad ambulatorio.
Il medico costringeva un suo paziente, malato gravemente, al pagamento di ingenti somme, per la somministrazione di un farmaco che però era gratuito.
Il paziente era arrivato a pagare fino a 130 mila euro. In casa del medico sono stati ritrovati oltre che reperti archeologici di gran pregio anche quasi 2 milioni di euro.
A Baveno si apre Pediacampus 2025: quattro giorni per riflettere su intelligenza artificiale, medicina e…
In un'atmosfera di grande emozione e significato, il celebre scrittore e intellettuale marocchino Tahar Ben…
Stanley Lobotka, centrocampista slovacco del Napoli, ha recentemente condiviso il suo entusiasmo e la sua…
George Clooney, l’iconico attore che ha conquistato il cuore di milioni di fan in tutto…
Il 31 marzo si avvicina e con esso la missione di pace in Terra Santa,…
L'apertura di De Montel - Terme Milano il 1 aprile 2023 ha segnato un'importante svolta…