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Porta a Porta, furiose polemiche su Vespa, il conduttore in Ucraina col jet privato, la Rai ha dovuto sborsare 26mila euro, la giustifica: “Non c’erano voli”

Porta a Porta, la decisione di Bruno Vespa di utilizzare un jet privato per un viaggio in Ucraina ha sollevato polemiche.

Il conflitto ucraino, che ha coinvolto l’attenzione dell’intero mondo, ha spinto diversi giornalisti a recarsi sul campo per trasmettere in diretta le vicende belliche. Tra questi, Bruno Vespa ha deciso di condurre uno speciale di “Porta a Porta” dalla città di Leopoli, in Ucraina, il 15 aprile 2022. La sua mossa pare essere stata una risposta alla trasmissione di Massimo Giletti che aveva precedentemente trasmesso su La7 da Odessa.

Porta a Porta, i dettagli economici della trasferta

La notizia che ha sollevato diverse polemiche, come riportato dal giornale “Il Domani”, riguarda i costi sostenuti per il viaggio del giornalista. Bruno Vespa ha optato per un jet privato, sia per l’andata che per il ritorno, determinando una spesa di 26mila euro per la Rai.

La gestione del viaggio, come aggiunto dallo stesso quotidiano, è stata affidata a una società di aerotaxi con sede a Terni. Il dettaglio ancor più controverso è che questa società appartiene a un imprenditore condannato in passato per riciclaggio.

La difesa di Vespa

Interpellato sulla questione, Bruno Vespa ha fornito dettagli sul suo viaggio, difendendo la sua decisione di utilizzare un volo privato. Ha spiegato che il 14 aprile aveva trasmesso “Porta a Porta” da Roma e il giorno successivo, il 15, aveva in programma la diretta da Leopoli. Data l’assenza di voli diretti adatti da Roma a Leopoli che avrebbero permesso di raggiungere in tempo la destinazione, la scelta del volo privato era diventata necessaria.

Vespa ha poi fornito dettagli sul suo itinerario, descrivendo come, dopo il volo, avesse dovuto intraprendere un lungo viaggio in auto, cambiando auto alla frontiera, per arrivare a Leopoli in tempo per la trasmissione. Inoltre, ha aggiunto che ha effettuato altre due visite in Ucraina, sia a Kiev che a Odessa, utilizzando sempre voli di linea.

Risonanza pubblica e polemiche

La vicenda ha acceso un dibattito sull’opportunità delle scelte fatte da Vespa e sul corretto utilizzo delle risorse della tv pubblica. Molti si interrogano sulla legittimità della spesa sostenuta e sulle scelte effettuate in termini di logistica, in un periodo particolarmente delicato e di grande attenzione mediatica come quello del conflitto ucraino.