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Scontrino choc da un parrucchiere a Milano “25 euro per un parere, un vero furto”

Cliente sorpresa da uno scontrino di 25 euro per una semplice consulenza in un salone di Milano. Denuncia l’accaduto come “furto” e solleva questioni di trasparenza.

In tempi di caro prezzi e costi in continua crescita, l’ultimo episodio che ha fatto storcere il naso a molti proviene dal cuore di Milano. Una cliente, dopo aver chiesto alcune informazioni e un preventivo per un taglio di capelli e un colore, si è vista consegnare uno scontrino da 25 euro con la dicitura “consulenza trenta minuti”.

La denuncia su MilanoToday

La giovane, evidentemente sorpresa e infastidita da tale richiesta, ha deciso di denunciare l’accaduto attraverso una lettera inviata a MilanoToday, il noto portale d’informazione cittadino. Nel suo messaggio, ha allegato lo scontrino e ha espresso tutto il suo disappunto per la situazione.

Le parole della cliente

Descrivendo l’episodio come surreale e difficile da credere, la ragazza ha raccontato: “L’assurdità di un parrucchiere in pieno centro a Milano che, dopo aver fornito semplici informazioni e un preventivo, ha avuto l’audacia di chiedere 25 euro per il tempo dedicato”. E ha aggiunto: “Il salone si trova vicino a Moscova. Quando ho sollevato obiezioni riguardo alla cifra richiesta, mi è stato detto che si tratta di una prassi del salone. Tuttavia, non ho visto nessun cartello o avviso che indicasse questa ‘prassi’. A mio parere, è una forma di furto”.

Una questione di trasparenza

L’episodio solleva importanti questioni riguardo alla trasparenza e all’onestà nelle transazioni commerciali. Molti potrebbero vedere la tassa di “consulenza” come un modo per sfruttare i clienti in un periodo in cui già tutti stanno affrontando difficoltà economiche.

Il dibattito ora è aperto: è giusto che un professionista richieda un compenso per il suo tempo e le sue competenze, anche se si tratta solo di una consulenza? O, in alternativa, la chiarezza e la trasparenza dovrebbero sempre primeggiare, evitando sorprese agli ignari clienti?