Il forte giudizio di uno studio di alcuni scienziati, “Chi ama il caffè amaro è uno psicopatico con tendenze sadiche”
Legame tra caffè amaro e tratti di personalità secondo uno studio, ma la connessione è debole e contestata.
“Chi preferisce il caffè amaro potrebbe avere tendenze sadiche?” Questo è il forte giudizio emergente da uno studio dell’Università di Innsbruck, pubblicato sulla rivista “Appetite”. Questa ricerca, malgrado sia vecchia di una decina d’anni, è ancora molto citata e riscoperta periodicamente. Ma cosa c’è di vero?
Le Polemiche
Molti esperti sollevano dubbi. Steven Meyers, autore della ricerca, ha puntualizzato come lo studio identifichi solo una “associazione molto piccola” tra il gusto amaro e certi tratti di personalità. Secondo Meyers, “I risultati devono essere interpretati con cautela” e necessitano di ulteriori conferme da altri ricercatori.
Dettagli dello Studio
L’indagine si è concentrata su un campione statunitense, il che rappresenta solo una piccola frazione del panorama mondiale del caffè. Circa 35 anni era l’età media dei partecipanti, i quali hanno risposto a specifici quiz. Ma non è solo il caffè: birra, acqua tonica e cioccolato fondente sono stati collegati a una “personalità aggressiva“. D’altro canto, chi sceglie caffè dolce o con latte è visto come più gentile e cooperativo.
Dobbiamo preoccuparci di chi beve caffè amaro? Assolutamente no. Come osserva Meyers, i gusti possono cambiare e non sono indicatori certi della personalità. Molte persone potrebbero scegliere il caffè amaro per ragioni dietetiche, non per un reale apprezzamento del gusto. Quindi, come sempre, è meglio non “giudicare dall’apparenza”.