15enne morta nella vasca da bagno di casa folgorata, la causa un caricabatterie made in Cina, gli inquirenti “Fosse stato a norma, Mariantonietta sarebbe ancora viva”
Dopo la morte di Mariantonietta Cutillo causata da una scarica elettrica, le indagini hanno portato al sequestro di caricabatterie cinesi difettosi e all’indagine su cinque imprenditori per omicidio colposo.
La tragedia di Mariantonietta Cutillo
Il 2 maggio scorso, Montefalcione, in Irpinia, è stato il luogo di una terribile tragedia. Mariantonietta Cutillo, una giovane di soli 15 anni, è deceduta a seguito di una scarica elettrica mentre era nella vasca da bagno. Era in chiamata con un’amica quando il suo cellulare è caduto in acqua, provocando la mortale scossa elettrica.
Sequestri di caricabatterie cinesi
Quattro mesi dopo l’accaduto, le indagini hanno condotto al sequestro di caricabatterie di provenienza cinese, ritenuti responsabili del tragico incidente. Questi dispositivi sono stati descritti come “non conformi agli standard di fabbricazione comunitari e pertanto potenzialmente pericolosi“. I luoghi del sequestro includono Calenzano, Sesto Fiorentino, Pontedera e Trezzano sul Naviglio. Cinque imprenditori sono ora indagati per omicidio colposo.
Dettagli sulle indagini
Sotto la guida della Procura della repubblica di Avellino, i carabinieri di Mirabella Eclano, insieme al Racis, hanno determinato che il caricabatteria usato dalla giovane aveva gravi difetti di fabbricazione. Al centro dell’attenzione è il condensatore ceramico a disco del caricabatteria, un prodotto importato dalla Cina. Le analisi hanno evidenziato la scarsa qualità tecnica del materiale con cui era costruito. Se fosse stato costruito in conformità ai criteri tecnici stabiliti dal decreto legislativo 86/2016, il tragico evento potrebbe non essere mai avvenuto.