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Bimbo di 12 anni preso a pugni e accoltellato da un uomo durante la festa di comppleanno della sorellina davanti alla mamma

Durante una festa di compleanno, un 12enne viene brutalmente accoltellato da un vicino di casa a causa di una vendetta. La tragedia si svolge sotto gli occhi della madre terrorizzata.

In una giornata che doveva essere di festa e allegria, si è trasformata in tragedia quando un ragazzo di 12 anni è stato brutalmente accoltellato di fronte alla sua madre. Il terribile episodio è avvenuto nel giardino di casa, dove il bambino e la sua famiglia stavano festeggiando il compleanno della sorellina minore tra palloncini e gonfiabili.

Dietro l’aggressione


Mentre i bambini giocavano e ridevano, la festa è stata interrotta da un’aggressione violenta. Proprio vicino a un gonfiabile, il 12enne è stato attaccato a suon di pugni e coltellate. Tutto ciò è avvenuto sotto gli occhi terrorizzati della madre, che ha tentato di proteggere suo figlio urlando: “Ha solo 12 anni!”. L’aggressore, però, sembrava indifferente alle suppliche della donna.

Il movente dietro questo attacco sembrerebbe essere una vendetta. Il ragazzo, poco prima, aveva lanciato delle pietre contro la vetrina del bar di proprietà dell’aggressore, situato vicino alla loro abitazione.

Dettagli drammatici dell’aggressione


La procuratrice Charlotte Atherton ha riferito in aula: “Il 7 aprile 2021, il 12enne è stato inseguito e aggredito da due uomini nel giardino di casa di sua nonna”. L’aggressione è stata di una violenza inaudita: il bambino è stato prima colpito con pugni, poi buttato a terra e infine accoltellato ripetutamente.

Mentre un compagno 14enne del bambino è riuscito a rifugiarsi in casa, il 12enne è stato immobilizzato dall’aggressore. La situazione è degenerata ulteriormente quando la madre è intervenuta, cercando disperatamente di proteggere suo figlio.

Parole di minaccia e testimonianze


Dopo essere stata interpellata, la madre ha dichiarato che l’aggressore, nel bel mezzo dell’alterco, avrebbe minacciato: “Non mi interessa. Lo ucciderò. Vi farò a pezzi tutti”. L’uomo, ben conosciuto nel quartiere essendo il proprietario del bar vicino e vicino di casa della nonna del ragazzo, si è dichiarato non colpevole in tribunale. Tuttavia, molte testimonianze dei presenti sembrerebbero contraddirlo.