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Miracolo ad Avellino, malata di tumore riesce a partorire a 44 anni, sei anni fa aveva perso il figlio

Anna D’Urso, affetta da un tumore genetico, diventa madre a 44 anni grazie al sostegno medico, dopo aver vissuto la dolorosa perdita di un figlio anni prima.

Anna D’Urso, un’insegnante di 44 anni proveniente da Solofra, non è una donna come tutte le altre. Nonostante l’affidamento a un raro tumore genetico e alle difficoltà legate all’obesità, Anna ha avuto la gioia di tenere tra le braccia il suo primo figlio. Una storia che, ad una prima occhiata, potrebbe sembrare un “miracolo”, ma che i professionisti coinvolti preferiscono definire come una “bella pagina per la medicina”.

La perdita e la speranza

Appena sei anni fa, Anna aveva subìto la dolorosa perdita del suo primo figlio, nato prematuro e pesante solo 360 grammi. Un dolore indescrivibile che ha condiviso attraverso un post su Facebook. Ma la vita ha in serbo sorprese: Anna è rimasta incinta di nuovo, contro ogni aspettativa, e questa volta la storia ha un lieto fine.

Un supporto medico fondamentale

Il dottor Carmine Malzoni, esperto in neonatologia, ha giocato un ruolo cruciale in questa avventura. Nonostante le difficoltà, ha incoraggiato Anna a non arrendersi e a proseguire con la gravidanza. Questa decisione è stata supportata dalla stretta collaborazione tra l’ospedale Pascale di Napoli, dove Anna era in terapia oncologica, e la clinica “Malzoni” di Avellino, dove si è svolta la sua gravidanza.

Ringraziamenti e riflessioni

La neo-mamma ha voluto esprimere la sua gratitudine verso tutti i medici che l’hanno accompagnata in questo percorso, anche attraverso i social media. In un’intervista al quotidiano La Repubblica, il professor Malzoni ha sottolineato: “La gravidanza è già un fatto straordinario per l’età che aveva questa mamma. Era intenzionata ad arrendersi ma io le ho consigliato di andare avanti. E sono felice che tutto sia andato per il verso giusto”.