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Impagnatiello cercava sul computer come avvelenare con il cloroformio Giulia Tramontano, le indagini svelano la crudeltà del barman

Tragica morte di Giulia Tramontano: emergono piani sinistri dell’assassino, Alessandro Impagnatiello.

Alessandro Impagnatiello, 29 anni e barman di professione, si trova dietro le sbarre dal 1° giugno, a seguito della tragica morte di Giulia Tramontano, la sua fidanzata. L’incidente, accaduto il 27 maggio nella loro abitazione di Senago, aveva già sconvolto l’opinione pubblica con le 37 coltellate inferte alla donna, in dolce attesa. Ma le recenti rivelazioni sul caso hanno messo in luce una faccia ancor più oscura di Impagnatiello.

Pianificazione sinistra

Mentre attendeva il ritorno della fidanzata dall’aeroporto il 5 febbraio, Impagnatiello pareva avesse già in mente un piano macabro. “Era lì, aspettando Giulia che tornava da una visita ai suoi genitori, ed è emerso che stava cercando online come procurarsi del cloroformio”, commenta un investigatore. “L’intenzione era chiara: avvelenare la futura madre e il bambino”.

Tentativi di avvelenamento

Ma la ricerca del cloroformio non era l’unico piano di Impagnatiello. Le indagini rivelano che l’uomo si era fatto consegnare il cloroformio da un sito di nome Letslab, utilizzando una falsa identità. “Non solo cloroformio, ma anche ammoniaca e veleno per topi”, afferma una fonte vicina alle indagini. “Le ricerche fatte sul web tra dicembre 2022 e marzo 2023 sono state rivelatrici, con chiavi di ricerca come ‘ammoniaca feto’ e ‘quanto veleno per topi è necessario per uccidere una persona’”.

“Gli atti delle indagini dei carabinieri della Omicidi di via Moscova mostrano una premeditazione fredda e spietata”, ha detto una fonte anonima.