E’ arrivata la sentenza per Aliza Hrustic, 26enne che torturò e uccise il figlio di soli 2 anni, Mehmed seviziandolo per tutta una notte.
E’ la prima volta che viene riconosciuta la tortura nell’ambito delle violenze in famiglia. Una storia terribile quella del piccolo Mehmed che nel 2019 per tutta una notte, fino alla morte, fu torturato dal padre, con botte, pugni, calci e bruciature.
La condanna è all’ergastolo con isolamento diurno di 9 mesi. La Corte lo ha assolto dall’accusa per maltrattamenti nei confronti delle altre due figlie.
Lui aveva detto durante l’interrogatorio: “L’ho picchiato, non credevo che l’avrei ucciso”.
Il suo avvocato Giuseppe De Lalla ha dichiarato: “Francamente non mi aspettavo la condanna per la tortura così come è stata ricostruita negli atti. Né mi aspettavo l’ergastolo. Sembra incredibile, ma io speravo in una condanna a 30 anni, che avrei ritenuto più attinente ai fatti così come sono stati ricostruiti negli atti, aldilà di articoli di stampa, che spesso non sono stati fedeli. Aspettiamo le motivazioni”. Ma poi ha anche aggiunto: “Rimane in ogni caso un’orrenda tragedia”. La pm Cavalleri ha detto: “Le condotte nei confronti del piccolo, dalle bruciature di sigarette, alle ustioni, alle innumerevoli lesioni, peraltro in parte ammesse dallo stesso imputato, sono state caratterizzate da gratuita crudeltà”.
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