14enne precipita nel vuoto da una giostra di 130 metri, le ultime sue parole prima di morire “Dite a mia madre e a mio padre che li amo”
14enne Tyre Sampson precipita da giostra: emergono dettagli choccanti un anno dopo l’incidente.
Il mondo ricorda oggi l’anniversario della tragica scomparsa di Tyre Sampson, un ragazzo di soli 14 anni, caduto dalla Freefall, la giostra più alta del mondo. L’incidente, avvenuto un anno fa, ha destato grande clamore internazionale. “Dite a mia madre e a mio padre che li amo”, furono le parole toccanti del ragazzo poco prima dell’incidente, evidenziando un presentimento di un pericolo imminente.
“Quando la corsa è partita, Tyre si è sentito a disagio, pensando che l’imbracatura si stesse muovendo”, ha dichiarato Yarnell, il padre del ragazzo. L’agghiacciante racconto conferma che il 14enne aveva avvertito il pericolo ancor prima che la giostra si mettesse in moto.
Cosa è realmente accaduto?
Secondo una ricostruzione degli eventi, Tyre è precipitato da ben 130 metri in pochi secondi. L’atmosfera nel parco divenne subito tragica, con molti testimoni in stato di shock. “Ha cominciato ad agitarsi”, ha confermato il signor Sampson, padre di Tyre, sottolineando quanto il figlio avesse percepito qualcosa di anomalo.
L’inchiesta iniziale, guidata dallo sceriffo della contea di Orange, suggeriva che potesse essere stata una “tragedia casuale”, in attesa di ulteriori indagini.
Rivelazioni cruciali
A distanza di un anno, emergono nuovi dettagli sul tragico evento. Una registrazione audio, estratta da un video di uno smartphone, ha rivelato una discussione riguardo un “click” non avvenuto durante la sicurezza. Un grido disperato: “Hai controllato la cintura di sicurezza?” risuonò pochi attimi prima della tragedia.
Malgrado un’ispezione iniziale che non aveva rilevato anomalie sulla giostra, successivamente è emerso che ci fossero state delle modifiche manuali sulla corsa, in particolare sulla protezione del sedile di Tyre. Queste modifiche “hanno permesso alle luci di sicurezza di attivarsi impropriamente, ingannando il meccanismo elettronico di sicurezza della giostra”, permettendo alla stessa di funzionare anche se il ragazzo non era adeguatamente assicurato.