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Napoli, il 16enne che ha ucciso 24enne musicista dopo una lite per un parcheggio si difende “Mi sono solo difeso, ho sparato 3 colpi ma non per uccidere”

Rissa per motorino degenera, 24enne ucciso. Madre chiede giustizia e leggi più severe.

La tranquillità di una comune giornata è stata scossa da un evento tragico. Una rissa tra due gruppi di ragazzi è esplosa per un motivo apparentemente banale: una strusciata a un motorino durante un parcheggio. Questa piccola disputa, però, è degenerata rapidamente, portando a esiti fatali per il 24enne Giovanbattista Cutolo.

La dinamica dell’incidente

Secondo le informazioni provenienti dalle indagini, la contesa è cresciuta d’intensità quando un 16enne ha estratto una pistola, sparando verso Cutolo. Interrogato in merito, il giovane ha dichiarato: “Ho avuto timore che potesse succedermi qualcosa, mi sono fatto dare la pistola e ho sparato tre colpi ma non per uccidere. Ho visto Cutolo che indietreggiava e credevo di avergli fatto paura. Non sapevo di averlo ucciso, quando l’ho scoperto sono rimasto scioccato“.

Tuttavia, le telecamere di videosorveglianza hanno fornito una versione differente. Il materiale video ha evidenziato che Cutolo, un musicista, era intervenuto nella lite per difendere un amico, ma il suo gesto coraggioso gli è costato la vita, essendo stato colpito sia da uno sgabello che dai fatali colpi di pistola.

Le parole di una madre addolorata

La notizia ha ovviamente sconvolto i familiari e gli amici del giovane musicista. Daniela di Maggio, madre di Cutolo, in un momento di profondo dolore ha esclamato: “Un ragazzo di 16 anni, con precedenti penali, che esce con una pistola, sa quello che fa. Non è un bimbo che guarda i cartoni animati a casa, ma qualcuno con un’arma che uccide. Le leggi devono cambiare. Deve ricevere una pena severa. Ho cresciuto mio figlio credendo in un mondo migliore. Ho sbagliato. Non ho considerato la direzione in cui la società stava andando”.