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Scontrini pazzi, l’ultima follia, distributore di benzina chiede “Dieci euro perché il tempo è denaro”, l’ira del sindaco

Il sindaco di Spresiano denuncia un comportamento inaccettabile al distributore: chiesti 10 euro per un aiuto post-incidente.

Un incidente al distributore ha portato alla ribalta una controversia riguardo al valore del “tempo sprecato”. Marco Della Pietra, sindaco di Spresiano, paese del Trevigiano, ha condiviso un episodio sconcertante avvenuto a sua moglie e padre.

Il Post del Sindaco

In un dettagliato post su Facebook, Della Pietra racconta di come sua moglie e sua figlia di 4 anni siano state coinvolte in un piccolo incidente. “Immaginate la scena”, scrive, “una mamma e sua figlia, appena tamponate, ancora spaventate e agitate.” L’incidente ha fatto sì che il paraurti dell’auto toccasse la ruota, rendendola inutilizzabile. Fortunatamente, un distributore di benzina era vicino e un dipendente ha prontamente aiutato a liberare la ruota. Quando il padre del sindaco ha offerto di pagare per l’aiuto, il dipendente ha risposto: “si figuri se non ci si aiuta in queste occasioni!”.

Richiesta Inaspettata

Tutto sembrava andare per il meglio, ma la storia ha preso una svolta inaspettata. Il proprietario del distributore ha fatto irruzione, sostenendo che “il tempo è denaro”, e ha richiesto un compenso per il “disturbo”. Nonostante la sorpresa e l’incredulità, padre e moglie hanno pagato 10 euro come richiesto.

La Reazione del Sindaco

Dopo aver sentito dell’accaduto, Della Pietra ha deciso di affrontare il proprietario del distributore. “Ho aspettato che rientrassero a casa e ho voluto fare un passaggio dal signore”, ha scritto. Il sindaco ha poi espresso il suo profondo dissenso al comportamento del proprietario, sottolineando come tale richiesta fosse eticamente inaccettabile. Nonostante non volesse indietro i soldi, Della Pietra ha insistito per avere uno scontrino. “Me l’ha fatto subito”, ha aggiunto il sindaco, “Totale: 10 euro”.

Un scontrino… singolare

Curiosamente, l’oggetto dello scontrino era “lavaggio auto esterno”, probabilmente perché non c’era un tasto predefinito per “prestazione col levarin”. Con una nota di sarcasmo, il sindaco ha concluso: “almeno, ci pagherà iva e tasse”.