Choc anafilattico, muore punto da un calabrone, poco prima aveva chiamato il figlio “Ora mi passa”
Gilberto Trambaiollo, 75 anni, a Spilimbergo, è deceduto dopo una presunta puntura di calabrone, malgrado avesse contattato suo figlio poco prima. Il corpo è stato ritrovato dai soccorritori in casa.
La tranquilla città di Spilimbergo è stata travolta da un evento drammatico e inatteso. Gilberto Trambaiollo, 75 anni, conosciuto per il suo passato lavoro all’Agenzia delle Entrate di Maniago, ha perso la vita in circostanze inquietanti.
Un calabrone e una chiamata
Dopo una presunta puntura di calabrone, Gilberto ha contattato suo figlio Simone, senza sembrare completamente consapevole della potenziale serietà della situazione. Anche se aveva cercato di rassicurare il figlio, la sua successiva mancata risposta ai tentativi di contatto di Simone ha destato preoccupazione.
La preoccupazione cresce
L’assenza di risposte alle chiamate ha indotto Simone a chiedere l’intervento di un vicino per controllare le condizioni del padre e accertarsi del suo benessere.
I soccorritori sono arrivati in fretta, pronti ad intervenire. Una volta sul posto, i vigili del fuoco hanno osservato una finestra lasciata aperta. Sono quindi riusciti ad accedere all’interno dell’abitazione, dove hanno fatto una scoperta sconvolgente: Gilberto era già deceduto, il suo corpo giaceva immobile sulla poltrona del salotto.