Italia & Dintorni

20 Euro per tagliare una torta, cresce la polemica sui costi dei servizi extra nei locali italiani

In un’estate segnata dai rincari, crescono le polemiche in Italia relative ai costi aggiuntivi per servizi extra in bar e ristoranti. L’ultimo episodio in ordine cronologico riguarda un addebito di 20 euro per il taglio di una torta in un locale di Palermo, una vicenda che ha fatto molto discutere sui social.

Il caso della torta a 20 Euro

Il caso è stato portato all’attenzione del pubblico dal Giornale di Sicilia, che ha pubblicato la foto di uno scontrino in cui, accanto a birre, bevande e cibo, figura una voce da 20 euro per il taglio di una torta portata dai commensali per un anniversario.

Il costo, calcolato come un euro per ogni occupante del tavolo, è stato applicato indipendentemente dal fatto che la persona abbia mangiato o meno il dolce. Sebbene questa pratica sia comune in molti locali, ha scatenato una notevole indignazione online.

Altri precedenti polemici

Questo episodio segue una serie di altri casi che hanno suscitato polemiche:

Lago di Como: Addebitati 2 euro per dividere a metà un tramezzino.

Finale Ligure: Richiesti 2 euro per un piattino vuoto per dividere un piatto di trofie al pesto tra tre persone.

Alba: Aggiunti 1,50 euro per due cucchiaini per condividere un dolce.

Verona: Un cliente si è lamentato del costo di 26 euro per due Spritz e due tramezzini consumati al tavolino di un bar, considerato eccessivo.

Il Dibattito sui Prezzi nei Locali

La questione ha riaperto il dibattito sui prezzi nei locali, con molti che considerano questi costi aggiuntivi come iniqui ed eccessivi. Alcuni ritengono che i clienti dovrebbero essere informati chiaramente di eventuali costi extra prima dell’ordine, mentre altri vedono questi addebiti come parte dell’esperienza di ristorazione.

In un periodo in cui molti consumatori sono già sotto pressione a causa dell’aumento dei prezzi in generale, queste storie toccano una corda sensibile e possono contribuire a una percezione negativa nei confronti dell’industria dell’ospitalità.