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Non vedente accompagnato da un cane guida cacciato da supermercato Lidl, “Vietato ingresso ai cani”

Un non vedente con cane guida è stato allontanato da un Lidl a Codogno; seguirà denuncia.

In un incidente sconcertante e umiliante, Carlo Manini, un uomo di 62 anni non vedente, è stato recentemente allontanato da un supermercato Lidl a Codogno, in provincia di Lodi, perché era accompagnato dal suo cane guida, un Labrador di nome Venom. Questo fatto ha destato incredulità e indignazione nella comunità locale.

Chi è Carlo Manini?

Carlo, che ha perso completamente la vista più di dieci anni fa a causa del morbo di Bhecet, una malattia degenerativa, ha un fedele compagno in Venom, addestrato alla guida per ciechi. Da quasi un anno, il cane non ha mai abbandonato il suo padrone, accompagnandolo ovunque, anche nei supermercati.

Carlo racconta di essere rimasto scioccato dall’incidente al Lidl: “Vado al bar con gli amici, in farmacia, in chiesa, al cimitero e a fare la spesa nei supermercati, ma nessuno mi ha mai detto niente. Quello che è successo alla Lidl mi ha scioccato.”

Tutto è iniziato quando Carlo, sua figlia e Venom sono entrati nel supermercato per fare la spesa. Una dipendente ha urlato al 62enne, intimandogli di fermarsi e dicendo che il cane non poteva entrare. Nonostante Carlo abbia cercato di spiegare che Venom era un cane guida, la risposta è stata negativa.

Reazioni e provvedimenti

Alcuni clienti presenti nel negozio hanno preso le difese di Carlo e Venom. Dopo una spesa affrettata, sono andati via, ma Carlo ha comunicato l’episodio all’Unione Ciechi di Lodi, che prenderà provvedimenti legali.

Un episodio simile era già accaduto a Carlo l’anno scorso in una pizzeria vicino a Trento. Anche in quel caso, ha denunciato l’accaduto ed è stata comminata una multa.

La Risposta di Lidl Italia

Lidl Italia ha presentato una versione differente dell’evento, sottolineando che i suoi collaboratori sono sensibilizzati a prestare la massima attenzione a ogni persona e che il personale si è limitato a evidenziare la necessità che il cane non entrasse in contatto diretto con i prodotti esposti.