Licenziata durante lo smart working, l’azienda giustifica “Non lavorava abbastanza”, troppo poche battute al computer

Licenziata dopo 18 anni, a causa della scarsa produttività rilevata da un software mentre lavorava da casa; lei sostiene che è stata presa di mira.

Suzie Cheikho, una dipendente con 18 anni di esperienza, è stata licenziata durante il suo periodo in smart working dalla Insurance Australia Group (IAG). Il motivo? Un sofisticato software di battitura ha rilevato che non stava scrivendo abbastanza durante le ore di lavoro. Suzie, che si è dichiarata «scioccata e confusa», era responsabile della creazione di documenti assicurativi, del rispetto delle tempistiche normative e dell’osservanza della «conformità al lavoro da casa».

La valutazione del software e le accuse dell’azienda

La situazione è stata analizzata da The Fair Work Commission (FWC), che ha riscontrato che le sue prestazioni non erano all’altezza delle scadenze e dei carichi lavorativi. Secondo il FWC, Cheikho aveva già ricevuto un avvertimento nel novembre 2022 ed era stata inserita in un piano “di miglioramento” prima del licenziamento avvenuto il 20 febbraio.

Le rimostranze di Cheikho: un licenziamento pianificato?

Tuttavia, la versione di Cheikho diverge significativamente. Ha affermato che l’azienda aveva già in mente di licenziarla e che era stata presa di mira dalla dirigenza a causa dei suoi problemi di salute mentale. Le implicazioni di questa situazione potrebbero estendersi ben oltre il caso individuale e sollevare domande cruciali sulla sorveglianza dei dipendenti in smart working e sulla necessità di equilibrio tra produttività e benessere dei lavoratori.

Implicazioni e Considerazioni Finali

Il caso di Suzie Cheikho mette in luce un tema delicato e complesso nell’attuale panorama lavorativo. La crescente dipendenza da software di monitoraggio per valutare la produttività dei dipendenti può portare a decisioni drastiche, come un licenziamento, senza un’adeguata considerazione del contesto umano e personale. L’equilibrio tra efficienza e empatia nel mondo del lavoro moderno continua ad essere un argomento cruciale.

Lorenzo Costantino

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