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“Il killer delle fidanzate” Luca Delfino scarcerato, nella nuova struttura avrà una stanza singola con tv e playstation

Luca Delfino, ex detenuto, si trasferisce in una residenza di sicurezza a Genova per 6 anni e mezzo, in una stanza singola con tv e playstation. Proteste dei residenti.

Luca Delfino si è trasferito presso la Residenza per misure di sicurezza di Villa Caterina, situata sulle alture di Genova Prà, dopo essere uscito dal carcere di La Spezia, dove ha scontato una condanna di 16 anni e mezzo per l’omicidio della sua ex compagna Antonella Multari. Il suo soggiorno nella struttura durerà 6 anni e mezzo.

Durante il periodo di permanenza a Villa Caterina, a Luca Delfino è proibito avere accesso a internet o dispositivi in grado di comunicare con l’esterno. Al suo arrivo, l’uomo è stato accompagnato dalla polizia penitenziaria e accolto dal personale sanitario. Indossava una tuta scura, una t-shirt nera a maniche corte e aveva i capelli rasati.

Il viale che conduce alla residenza è ancora decorato con striscioni che, nei giorni precedenti, sono stati utilizzati dai residenti per protestare contro alcune evasioni da parte di pazienti. Come previsto dal regolamento, Luca Delfino e gli altri degenti potranno ricevere la visita dei familiari una volta al mese. Inoltre, nei prossimi giorni, potrebbe incontrare il suo avvocato all’interno della struttura.

In passato, Luca Delfino era stato indagato e poi assolto per l’omicidio di un’altra ex compagna, Luciana Biggi, avvenuto nei vicoli di Genova nel 2006. Nel corso del suo periodo in carcere, sono emerse accuse riguardanti un presunto tentativo di organizzare l’omicidio della sorella gemella di Luciana, Bruna. Queste accuse hanno scatenato proteste da parte della donna, che teme di essere in pericolo qualora Luca Delfino fosse scarcerato. Questa paura è condivisa anche dalla madre di Antonella Multari, uccisa a Sanremo nel 2007 con 44 coltellate da Luca Delfino, il quale è stato soprannominato il “Killer delle fidanzate”.

La preoccupazione riguardante la sicurezza della zona è condivisa dagli abitanti del quartiere, dato che la struttura non è dotata delle stesse misure di sicurezza di un carcere. Un cittadino marocchino di 37 anni è evaso dalla residenza lo scorso 20 luglio, anche se è rientrato volontariamente due giorni dopo. In passato, è stata segnalata anche la fuga di un famoso ultrà del Genoa, Piero Bottino, noto come “lo Squalo”, che poco dopo la fuga ha perso la vita in un incidente motociclistico sull’A26.

I giudici hanno ritenuto che Luca Delfino rappresenti ancora un pericolo per la società. Tuttavia, il direttore sanitario della struttura, Paolo Rossi, ha assicurato che il livello di attenzione è massimo. Il suo avvocato, Riccardo Lamonaca, ha dichiarato che Delfino non ha intenzione di evadere e non possiede abilità straordinarie. Tuttavia, l’uomo è ansioso di uscire dal carcere e intraprendere questo nuovo percorso, che sarà anche un percorso di cura per lui.