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19 enne pachistana si tuffa nel Po con i vestiti addosso, muore per annegamento

È avvenuta una drammatica vicenda sulle rive del fiume Po, che ha visto coinvolte due ragazze di origine pachistana. L’episodio si è verificato la scorsa domenica, quando Nayyad e sua cugina Shumala, insieme al fratellino di 13 anni, hanno fatto il bagno nel fiume, mantenendo i vestiti addosso. La situazione è precipitata quando hanno rischiato di annegare, ma fortunatamente un coraggioso passante di 61 anni ha notato l’incidente e si è tuffato in acqua per salvarle, riportandole a riva. Il fratellino di 13 anni, invece, è riuscito a mettersi in salvo autonomamente.

Tristemente, Nayyab ha avuto condizioni gravi sin da subito, avendo ingerito troppa acqua, e ha subito un arresto cardiaco a causa dell’annegamento. Priva di conoscenza, è stata immediatamente ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale delle Molinette, dove ha lottato per la vita per tre giorni. Purtroppo, ieri il suo cuore ha smesso di battere, segnando la fine della sua giovane vita.

Nayyab, originaria di Poirino, provincia di Torino, è stata una giovane vittima di questa tragica circostanza. Il padre, visibilmente scosso, ha voluto sgombrare il campo da qualsiasi speculazione riguardo a motivazioni religiose riguardanti il bagno con i vestiti. “È una tragedia”, ha dichiarato con voce affranta il padre di Nayyab. “La religione non c’entra nulla, i vestiti non c’entrano nulla.”

La versione del padre smentisce così le voci che avevano circolato riguardo a una possibile motivazione religiosa per l’abbigliamento delle ragazze durante il bagno nel fiume. Il padre ha sottolineato che Nayyab era musulmana, ma questo non ha avuto alcuna influenza sulla sua scelta di fare il bagno mantenendo i vestiti. “Mica poteva fare il bagno nuda?” ha proseguito il padre, cercando di far comprendere che la scelta dell’abbigliamento era del tutto normale e priva di implicazioni religiose.