Il cuoricino della piccola Nora non batte più, era volata negli Usa per sconfiggere il sarcoma di Ewing, aveva solo 5 anni

Una tragica storia ha colpito la comunità di Pegli, un tranquillo paese di 25mila anime in provincia del Genovese. La piccola Nora, una bimba di soli 5 anni, originaria della Liguria, ha perso la sua battaglia contro il sarcoma di Ewing. Nonostante gli sforzi della sua famiglia e delle terapie sperimentali a cui era sottoposta negli Stati Uniti, il cuore della dolce bambina ha smesso di battere, portando dolore e cordoglio in tutto il territorio.

La notizia della malattia di Nora aveva scosso profondamente la comunità locale, che si era unita nella speranza di aiutare la famiglia. Una raccolta fondi aveva coinvolto tantissime persone, comprese le appassionate tifoserie del Genoa e della Sampdoria, raccogliendo complessivamente circa 300mila euro per sostenere le cure della piccola.

Durante il periodo di cura negli Stati Uniti, la famiglia aveva tenuto aggiornata la comunità attraverso messaggi. Purtroppo, le speranze di un miglioramento si erano affievolite e l’ultimo messaggio aveva lasciato intendere la difficile situazione. La famiglia aveva chiesto rispetto e discrezione in questo delicato momento, consapevole che il tempo insieme alla loro amata figlia sarebbe stato ormai limitato.

La scomparsa della piccola Nora ha scosso profondamente tutti coloro che avevano partecipato, anche solo con un pensiero, alla raccolta fondi e avevano sperato in un miracolo. I social network si sono riempiti di messaggi di cordoglio, testimoniando l’affetto e il supporto della gente di Genova.

Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha espresso le sue condoglianze e la vicinanza alla famiglia della piccola Nora, definendola un angelo volato troppo presto nel cielo.

Il sarcoma di Ewing, la malattia che ha stroncato la vita di Nora, è un tumore maligno raro che colpisce l’osso, caratterizzato da cellule piccole e rotonde con alta capacità metastatica. Generalmente, si manifesta tra i 5 e i 30 anni, con un picco di incidenza tra i 12 e i 18 anni. La sua comparsa è estremamente rara, stimata in 1 caso su 312.500 bambini prima dei 15 anni. Il dolore osseo è il sintomo più comune.

Il tumore di Ewing prende il nome dal patologo James Ewing, che lo descrisse per la prima volta negli anni ’20 del secolo scorso come endotelioma primitivo dell’osso. Oggi, il termine “tumore di Ewing” è utilizzato per indicare una famiglia di forme tumorali che condividono caratteristiche istologiche e genetiche simili, derivanti da cellule staminali indifferenziate di origine mesenchimale o neuroectodermica. Questi tumori possono svilupparsi nelle ossa o in altri tessuti e vengono sottoposti a trattamenti sistemici simili.

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Lorenzo Costantino

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