Arrigo Sacchi ha dichiarato: “Chi vuole ottenere il patentino da allenatore di Prima Categoria Uefa Pro, cioè il massimo, deve avere nel curriculum un certo numero di partite giocate in B, in A o in Nazionale…
Questa è una situazione ridicola, oltre che ingiusta. Non capisco: ma per essere un bravo fantino devo essere stato un cavallo? Qual è il criterio? Io avrò fatto onore al calcio italiano o no? Eppure non ho mai giocato oltre la Quarta Serie. In questo sistema sento lo sgradevole puzzo delle consorterie e del clientelismo, che sono cose tipicamente italiane…
Ma dove crediamo di arrivare se continuiamo a mettere delle barriere? Ci sono gli esempi del sottoscritto, di Zaccheroni, di Zeman, di Mourinho, di Eriksson, di Klopp: non mi risulta che siano stati giocatori di alto livello, eppure sono grandi allenatori…
C’è un solo metodo: liberalizzare.
Il nostro calcio ha bisogno di rinnovarsi per continuare a generare interesse. Si deve svecchiare l’ambiente, aprire le porte e le finestre, fare entrare aria fresca e idee nuove. Altrimenti resteremo sempre prigionieri del passato e dei soliti luoghi comuni.”
Dopo queste dichiarazioni , il web è esploso di like, tutti gli hanno dato ragione e hanno apprezzato che finalmente qualcuno ha detto, a chiare lettere, come stanno davvero le cose.