La compagnia di assicurazioni della fabbrica tessile dove è morta Luana D’Oronzo, operaia di soli 22 anni, ha quantificato un risarcimento di un milione e 200 mila euro.
Il risarcimento è stato rifiutato dalla famiglia della ragazza: Questa storia di denaro sbandierato ai quattro venti come se la morte di mia figlia avesse un prezzo mi fa stare male. Il dolore non si quantifica e non si mercifica e comunque queste cose vanno fatte nelle sedi opportune, perché per me, gettarmele addosso, sono come pugnalate al cuore».
Luana era morta lo scorso 3 maggio a Prato, inghiottita da un macchinario tessile. Luana era la madre di un bambino che ora ha sei anni.