Lobotka: perché Conte è il miglior tecnico per il nostro futuro nel calcio

Stanley Lobotka, centrocampista slovacco del Napoli, ha recentemente condiviso il suo entusiasmo e la sua ammirazione per Antonio Conte, l’allenatore della squadra partenopea, definendolo “il miglior allenatore che potessimo scegliere”. Durante un’intervista nel nuovo episodio di “My Skills”, un format di DAZN in collaborazione con EA SPORTS FC 25, Lobotka ha raccontato la sua esperienza sotto la guida di Conte, evidenziando l’impatto che ha avuto sulla sua carriera.

L’importanza di un grande allenatore

Lobotka ha sottolineato la reputazione di Conte come un grande tecnico, affermando: “Sapevo che Conte era un grande allenatore. Lo avevo già sentito da Skriniar, quando giocava all’Inter: i suoi allenamenti sono molto duri”. La presenza di Conte ha segnato una vera svolta per il centrocampista, che ha visto la sua mentalità e il suo approccio al gioco elevarsi a un nuovo livello. “Il primo giorno in cui è arrivato, non aveva ancora detto nulla, ma appena entrato nella nostra stanza, potevi già percepire la sua personalità”, ha aggiunto.

La filosofia di lavoro di Conte è nota per essere rigorosa e impegnativa. Lobotka ha descritto come, sin dal primo giorno di allenamenti, abbia compreso che la stagione sarebbe stata intensa e faticosa. Tuttavia, ha anche messo in evidenza il valore di avere un allenatore che ha dimostrato di saper vincere ovunque sia andato, affermando: “Sai che è difficile, ma allo stesso tempo pensi: ‘Ok, è difficile: ma lui può portarmi ad un altro livello'”.

La competizione nel ruolo di centrocampista

Quando si parla di competizione nel suo ruolo, Lobotka non si tira indietro e si considera tra i migliori cinque centrocampisti al mondo. “Quanti giocatori penso ci siano sopra di me al mondo, nel mio ruolo? Forse 2 o 3”, ha dichiarato, evidenziando che la valutazione di un giocatore dipende anche dalle preferenze degli allenatori. Questa autovalutazione riflette non solo la sua fiducia in sé stesso, ma anche la consapevolezza delle sfide che comporta competere a livello di elite.

La corsa del Napoli verso il titolo

Il discorso si sposta poi sulla corsa del Napoli verso il titolo di campione d’Italia. Lobotka è consapevole delle difficoltà nel ripetere il successo ottenuto nella stagione scorsa, quando il Napoli ha conquistato il suo terzo scudetto. “È sempre bello vincere una volta, ma è difficile ripetersi”, ha affermato. Il centrocampista sa che ci sono squadre forti come l’Inter e l’Atalanta che rendono la competizione ancora più agguerrita. “Sappiamo che c’è l’Inter, c’è l’Atalanta, loro giocano molto bene e quello che possiamo fare noi è solamente spingere in ogni allenamento per dare al mister ciò che vuole in campo”.

Uno degli avversari che Lobotka trova più ostici è l’Atalanta. “Se c’è una squadra in particolare che mi fa soffrire da avversario? È l’Atalanta”, ha confessato. Il loro stile di gioco, caratterizzato da una marcatura a uomo e un pressing asfissiante, rende difficile per lui esprimere al meglio le proprie qualità.

Sogni e aspirazioni nel calcio

Parlando di sogni e aspirazioni, Lobotka ha rivelato una visione romantica del calcio. “La mia giocata dei sogni? Sto giocando la finale di Champions League: è il 90′, siamo 1-1 e tra poco ci sono i supplementari”, ha descritto. Immaginando la scena, Lobotka si vede ricevere la palla, correre, scambiare con un attaccante e calciare in porta. “Sì, cerco spesso di visualizzare le prossime partite e ricreo delle situazioni di gioco. Spero che questo scenario possa avversarsi nella mia vita”, ha concluso, lasciando intravedere la sua determinazione e la sua ambizione di raggiungere traguardi significativi nella sua carriera.

In un contesto calcistico in continua evoluzione, le parole di Lobotka rappresentano non solo la sua fiducia in un allenatore di successo come Conte, ma anche la sua aspirazione a essere un protagonista chiave nel ritorno del Napoli ai vertici del calcio italiano e, perché no, europeo. Con una mentalità vincente e un allenatore di tale calibro al timone, le possibilità per il Napoli sembrano promettenti nel lungo termine.