Il 20 marzo 2024, l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro celebrerà un evento di grande rilievo, conferendo il Sigillo d’oro all’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Questo riconoscimento si inserisce nel contesto delle celebrazioni per il centenario dell’ateneo barese, un’istituzione che ha giocato un ruolo fondamentale nella formazione delle future generazioni di studenti e professionisti.
Un convegno di rilevanza europea
Il conferimento del Sigillo d’oro avverrà durante un convegno intitolato “La solidarietà europea: avanzamenti, arretramenti e prospettive a 15 anni dalla riforma di Lisbona”. Questo tema è particolarmente attuale, considerando il crescente dibattito sulle sfide e le opportunità che l’Unione Europea affronta oggi. La riforma di Lisbona, approvata nel 2007, ha rappresentato un passo cruciale verso una maggiore integrazione politica e economica tra gli Stati membri. Il convegno si propone di analizzare l’evoluzione delle politiche europee negli ultimi quindici anni.
La prolusione di Gentiloni, dal titolo “La solidarietà dell’Unione europea durante la pandemia”, offrirà una riflessione approfondita su come l’UE ha risposto alla crisi sanitaria globale e alle sue conseguenze economiche e sociali. Durante la sua carriera politica, Gentiloni ha ricoperto ruoli di grande responsabilità, non solo in Italia ma anche a livello europeo, attualmente servendo come Commissario europeo per l’Economia. La sua esperienza e il suo punto di vista saranno senza dubbio preziosi per stimolare un dibattito costruttivo tra i partecipanti.
Un programma ricco di contenuti
Il convegno si svolgerà presso l’aula Leogrande del Centro Polifunzionale Studenti, situato in piazza Cesare Battisti a Bari. Questo spazio, dedicato alle attività culturali e didattiche dell’ateneo, ospiterà anche rappresentanti delle istituzioni locali, tra cui:
- Stefano Bronzini, rettore dell’Università di Bari
- Michele Emiliano, governatore della Puglia
- Vito Leccese, sindaco di Bari
La loro presenza evidenzia l’importanza del dialogo tra università e istituzioni nel promuovere una cultura della solidarietà e della cooperazione.
Le due giornate del convegno, che si protrarranno anche il 21 marzo, prevedono un programma ricco di contenuti scientifici, con quattro sessioni che vedranno la partecipazione di docenti universitari provenienti da oltre dieci atenei italiani. Questo aspetto multidisciplinare è fondamentale, poiché consente di affrontare la questione della solidarietà europea da diverse angolazioni, inclusi aspetti giuridici, economici e sociologici.
Riflessioni sul futuro dell’Europa
La scelta del tema per il centenario dell’Università di Bari non è casuale. La solidarietà è un valore che permea l’idea stessa di Europa e che, soprattutto in tempi di crisi, si rivela un elemento essenziale per garantire coesione e stabilità. La pandemia di COVID-19 ha messo a dura prova le economie e le società europee, evidenziando le fragilità esistenti e la necessità di una risposta unitaria. In questo contesto, l’analisi delle politiche europee attuate durante la crisi sanitaria assume un’importanza cruciale per comprendere le lezioni apprese e le strategie future.
Inoltre, il Sigillo d’oro conferito a Gentiloni non rappresenta solo un riconoscimento per il suo operato politico, ma anche un tributo alla sua visione di un’Europa solidale e coesa. La sua carriera è stata caratterizzata da un forte impegno per la costruzione di un’Unione Europea più integra e responsabile, promuovendo politiche in grado di affrontare le disuguaglianze e garantire un futuro sostenibile per tutti i cittadini europei.
L’Università di Bari, con questa iniziativa, si conferma non solo come un importante polo accademico, ma anche come un luogo di riflessione e dibattito sui temi di rilevanza sociale e politica. L’invito a un esponente di spicco come Gentiloni, che ha vissuto in prima persona le sfide della governance europea, rappresenta un’opportunità unica per gli studenti e i partecipanti al convegno di apprendere e confrontarsi su questioni di grande attualità.
Il centenario dell’Università di Bari, quindi, non è solo un momento di celebrazione, ma anche un’occasione per guardare al futuro, riflettendo su come l’istruzione e la ricerca possano contribuire a costruire una società più giusta e solidale. Con eventi come questo, l’ateneo barese si pone come un attore chiave nel panorama culturale e accademico italiano ed europeo, promuovendo il dialogo e la cooperazione tra le diverse realtà del continente.