L’oro brunito dell’involucro, avvolto in una fragranza deliziosa di zucchero e cannella, non è solo un semplice piatto, ma un simbolo di una cultura e di un’epoca. Si tratta del timballo di maccheroni, descritto da Tomasi di Lampedusa nel suo capolavoro “Il Gattopardo”, un piatto che evoca sensazioni di lusso e raffinatezza. Quando il coltello squarcia la crosta croccante, un vapore aromatico si sprigiona, rivelando un ripieno ricco di fegatini di pollo, ovetti sodi, prosciutto, pollo e tartufi, il tutto avvolto in una calda e untuosa massa di maccheroni. Secondo il Telegraph, questo è “il piatto di pasta più sexy nella storia della letteratura”.
Il timballo e la tradizione siciliana
Il timballo è il piatto centrale della tradizionale cena estiva dei principi Salina a Donnafugata, un evento che unisce famiglia e amici in una celebrazione della cucina siciliana. Tra le prelibatezze servite, il timballo rappresenta l’apice della gastronomia aristocratica, preparato con maestria dai Monsù, i cuochi professionisti che portavano con sé non solo abilità culinarie, ma anche una cultura gastronomica influenzata dalla nobiltà francese.
La serie Netflix e il suo fascino
Il 5 marzo 2025 è stata rilasciata su Netflix una nuova serie ispirata al romanzo, in sei episodi, che segue il primo adattamento cinematografico del 1963 diretto da Luchino Visconti. Questo film ha segnato un’epoca, con attori iconici come Alain Delon e Claudia Cardinale. Nella nuova serie, Kim Rossi Stuart interpreta Don Fabrizio Corbera, il principe di Salina, mentre Deva Cassel, figlia di Monica Bellucci e Vincent Cassel, interpreta il ruolo di Angelica, la giovane che, con la sua bellezza, cattura l’attenzione di Tancredi, il nipote del principe.
Le location della nuova serie sono affascinanti, con scene girate in alcuni dei luoghi più suggestivi della Sicilia, come Palazzo Comitini, Villa Tasca e la splendida piazza dei Quattro Canti a Palermo. Questi luoghi storici, con le loro architetture barocche e i loro paesaggi, offrono uno sfondo perfetto per la narrazione di una storia che esplora il passaggio del tempo e il cambiamento sociopolitico dell’epoca.
La preparazione del timballo
Ma cosa rende il timballo così speciale? La sua preparazione è un’arte in sé, un processo che richiede tempo e dedizione. La ricetta tradizionale prevede un involucro di pasta brisè, farcito con strati di melanzane fritte, prosciutto cotto, formaggio ragusano fresco e maccheroni conditi con un sugo ricco a base di carne. La besciamella, profumata alla vaniglia bourbon, sostituisce la tradizionale crema pasticcera, rendendo il piatto più leggero e delicato. Ogni morso è un viaggio attraverso la storia, un assaggio della vita aristocratica siciliana.
La ricetta del timballo del Gattopardo, che può servire fino a sei persone, richiede diversi ingredienti chiave:
- Per il sugo di carne: pollo lessato, funghi freschi, fegatini di pollo, prosciutto cotto, salsiccia, pisellini e pecorino siciliano.
- Per la pasta frolla: farina, zucchero, burro, sale, cannella e tuorli d’uovo.
- Per la crema: besciamella aromatizzata alla cannella.
La preparazione del timballo è un processo meticoloso che richiede diversi passaggi, dalla preparazione della pasta frolla alla cottura dei vari ingredienti. Una volta assemblato, il timballo va cotto in forno fino a ottenere una doratura perfetta, pronto per essere servito. Questo piatto non è solo un alimento, ma un’esperienza, una celebrazione della cucina siciliana che continua a stupire e affascinare generazioni di gourmet e appassionati di gastronomia.
Il timballo del Gattopardo non è solo un simbolo di un’epoca passata, ma un ponte tra tradizione e modernità, un piatto che racconta storie di famiglia, amore e cambiamento. La sua presenza nelle pagine di un romanzo e nelle tavole della nobiltà siciliana lo rende un elemento di unione tra il passato e il presente, un piatto che merita di essere riscoperto e celebrato.