Il Comune di Bari ha intrapreso un’iniziativa significativa per onorare cinque donne che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia, sia a livello locale che globale. Questa azione fa parte della campagna promossa da Anci, “Campagna 8 marzo, 3 donne, 3 strade”, sostenuta dall’associazione Toponomastica Femminile. L’obiettivo è celebrare la Giornata internazionale della donna attraverso azioni concrete, riconoscendo il contributo delle donne in vari ambiti.
Tina Anselmi: una vita al servizio della democrazia
L’area in corso Alcide De Gasperi, attualmente priva di denominazione, verrà intitolata a Tina Anselmi (1927-2016), una figura di spicco nella storia della politica italiana. Anselmi è stata la prima donna a ricoprire il ruolo di ministra in Italia, servendo nel governo di Francesco Cossiga dal 1976 al 1979 come ministra della Salute. Partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale, ha dedicato la sua vita alla lotta per la democrazia e i diritti civili. La sua carriera è stata caratterizzata da un forte impegno nel sociale e nella tutela dei diritti delle donne, rendendola un simbolo per le generazioni future.
Ketty Volpe: un talento incompreso
Un altro tributo andrà all’attrice Ketty Volpe (1962-2017), la quale avrà un palco dedicato all’interno del Teatro Comunale Niccolò Piccinni. Volpe è stata una presenza significativa nel panorama teatrale e cinematografico italiano, nota per la sua versatilità e il suo talento. Nonostante la sua carriera sia stata breve, ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di chi ha assistito alle sue performance. La sua dedizione all’arte e la sua passione per la recitazione continueranno a ispirare nuove generazioni di artisti.
Maria Rinaldi Amendola: una pioniera della giustizia
Nel quartiere Japigia, un’area verde pubblica sarà intitolata a Maria Rinaldi Amendola (1920-2020), la prima avvocata in Puglia. Rinaldi Amendola ha avuto un percorso professionale straordinario, culminato nella sua nomina a vicepresidente della sezione per la tutela dei minori della Corte d’Appello di Bari. La sua carriera forense è stata riconosciuta con la Toga d’oro, un premio che celebra le eccellenze nel campo della giustizia. Il suo impegno nella difesa dei diritti dei più vulnerabili è un esempio di come la professione legale possa essere un potente strumento di cambiamento sociale.
Rosa Parks: un simbolo di resistenza
Infine, la pensilina della fermata degli autobus in corso Vittorio Emanuele sarà intitolata a Rosa Parks (1913-2005), la donna che ha sfidato le ingiustizie razziali negli Stati Uniti. Parks è famosa per il suo rifiuto di cedere il posto a un uomo bianco su un autobus a Montgomery, un atto di disobbedienza civile che ha scatenato il movimento per i diritti civili. La sua azione coraggiosa ha ispirato molte persone in tutto il mondo a lottare contro la discriminazione e l’ingiustizia. Intitolare un luogo pubblico a Parks non solo celebra la sua eredità, ma serve anche come promemoria dell’importanza della lotta per i diritti umani.
La vice sindaca di Bari, Giovanna Iacovone, ha sottolineato l’importanza di questi gesti: «Intitolare strade, piazze e luoghi della città a personalità femminili che si sono distinte in campo culturale, politico e sociale significa contribuire a scrivere una nuova storia condivisa che finalmente riconosca alle donne il ruolo che hanno avuto nella crescita della nostra società».
Questa iniziativa non solo rende omaggio a donne straordinarie, ma invita anche la comunità a riflettere sulla presenza e sull’importanza delle donne nella storia, sia passata che presente. Con l’intitolazione di questi spazi pubblici, Bari si impegna a promuovere una maggiore visibilità femminile, stimolando un cambiamento culturale fondamentale per il futuro.
In un contesto in cui le questioni di genere sono più rilevanti che mai, queste azioni rappresentano un passo importante verso la parità e l’inclusione. Questi luoghi non saranno solo nomi su una mappa, ma simboli di forza e resilienza, ispirando le generazioni future a continuare la lotta per un mondo più giusto e equo.