Quando si tratta di salute, non vanno sottovalutati nemmeno i sintomi più innocui che, invece, possono celare problematiche serie
Una malattia subdola, che spesso si manifesta con sintomi trascurabili. Ma anche una malattia gravissima e letale. Per questo vi invitiamo a non sottovalutare alcunché. Nelle fasi iniziali, questo tipo di malattia è spesso asintomatica. Con la progressione della malattia, i sintomi iniziano a manifestarsi, tra cui dolore addominale, ingrossamento dell’addome, perdita di peso, nausea e ittero.
Poiché molti di questi sintomi possono essere associati ad altre condizioni, è fondamentale consultare un medico non appena si manifestano. La diagnosi inizia con una valutazione clinica e la revisione della storia medica del paziente. Gli esami di laboratorio e di imaging, come ecografie, TAC e RMN, sono essenziali per confermare la presenza del male e per determinarne l’estensione. La biopsia, sebbene possa essere complicata, può fornire informazioni cruciali sui fattori biologici della malattia
Parliamo di una malattia complessa e multifattoriale che richiede un approccio integrato per la diagnosi, il trattamento e la prevenzione. La consapevolezza dei fattori di rischio e dei sintomi è fondamentale per migliorare la prognosi e la qualità della vita dei pazienti affetti. La ricerca continua a progredire, offrendo nuove speranze per la cura e la gestione di questa grave patologia.
Una grave malattia dietro questi sintomi
Il fegato è il più grande organo interno del corpo umano e svolge un ruolo cruciale nel mantenimento della nostra salute. Situato nella parte superiore destra dell’addome, è diviso in due lobi: uno sinistro più piccolo e uno destro più grande. Questo organo riceve sangue da due importanti fonti: l’arteria epatica e la vena porta. La sua funzione principale è quella di trasformare le sostanze presenti nel sangue, assorbite dall’intestino, in prodotti utilizzabili o in scarti da eliminare. Inoltre, produce bile e numerosi enzimi necessari alla digestione.
Tuttavia, il fegato può essere colpito da diverse patologie, tra cui il tumore del fegato, che rappresenta un grave problema di salute. La proliferazione incontrollata delle cellule epatiche può dar luogo a tumori primitivi, come l’epatocarcinoma e il colangiocarcinoma, o a tumori secondari, che derivano da metastasi provenienti da altre sedi tumorali. Questa varietà di origini rende il tumore del fegato una delle forme di cancro più complesse da diagnosticare e trattare.
Secondo il Global Cancer Observatory, il tumore del fegato è il quinto più comune al mondo e rappresenta circa il 5% di tutti i tumori diagnosticati nel 2020. In Italia, nel 2023, si stimano circa 12.200 nuovi casi di tumori primitivi del fegato, con un’incidenza due volte più alta negli uomini rispetto alle donne.
La prognosi per i pazienti affetti da tumore del fegato varia considerevolmente a seconda dello stadio di avanzamento della malattia. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è del 22%, ma nei casi diagnosticati precocemente, come quelli che si sottopongono a trapianto, le possibilità di sopravvivenza possono salire al 70-80%.
Esistono fattori di rischio sia modificabili che non modificabili. I fattori non modificabili includono:
- Età: Il rischio di sviluppare un tumore del fegato aumenta con l’età.
- Genere: Gli uomini sono più colpiti rispetto alle donne.
- Malattie rare: Alcune malattie genetiche, come la tirosinemia e la malattia di Wilson, possono aumentare il rischio.
I fattori modificabili, invece, offrono opportunità per la prevenzione. Tra questi vi sono:
- Infezione cronica da virus dell’epatite B e C
- Consumo eccessivo di alcol
- Obesità
- Diabete mellito