Considerato un tumore meno comune rispetto agli altri, quello alla tiroide non va comunque sottovalutato. I sintomi
Il tumore della tiroide è una malattia caratterizzata da una crescita anomala e incontrollata delle cellule tiroidee. Questa patologia può presentarsi in diverse forme e varianti, ma nel 90-95% dei casi coinvolge i tireociti, le cellule responsabili della produzione degli ormoni tiroidei. Queste cellule sono organizzate in strutture note come “follicoli tiroidei”. Nella restante percentuale dei casi, si riscontrano tumori che colpiscono le cellule parafollicolari, le quali producono un ormone chiamato calcitonina.
Il tumore della tiroide è particolarmente comune tra le donne, rappresentando una delle forme di cancro più diffuse nei paesi industrializzati. Secondo le statistiche, si colloca tra i primi cinque tumori più frequenti nelle donne adulte. È importante notare che, nonostante la sua diffusione, i noduli tiroidei, molto comuni, risultano maligni solo nel 3% dei casi, rendendo il tumore della tiroide una neoplasia relativamente rara.
Sintomi da tenere d’occhio
Nelle fasi iniziali, il tumore alla tiroide può essere asintomatico. Tuttavia, il primo segnale di allerta è spesso un nodulo palpabile nella ghiandola. È fondamentale sottolineare che non tutti i noduli sono indicativi di cancro; molti sono benigni e possono essere attribuiti a un’iperplasia tiroidea. Con il progredire della malattia, possono emergere altri sintomi, tra cui:
- Tumefazione del collo: ingrossamento anomalo e rapido della ghiandola tiroidea.
- Alterazioni vocali: cambiamenti nel tono della voce e raucedine persistente.
- Difficoltà nella deglutizione e respirazione: a causa della compressione delle strutture circostanti.
- Ingrandimento dei linfonodi: specialmente quelli del collo.
Le cause del tumore alla tiroide sono principalmente legate a mutazioni genetiche, che possono essere ereditarie o svilupparsi nel corso della vita. I principali fattori di rischio includono:
- Familiarità: presenza di casi di tumore alla tiroide in famiglia.
- Sesso: le donne sono più colpite rispetto agli uomini.
- Esposizione a radiazioni: in particolare attraverso trattamenti radioterapici per altre neoplasie.
- Sindrome genetiche: come la neoplasia endocrina multipla e la sindrome di Cowden.
Esistono diverse varianti istologiche del tumore alla tiroide, ognuna con caratteristiche e prognosi specifiche:
- Carcinoma papillare: il più comune, rappresenta il 90% dei casi, con una prognosi eccellente.
- Carcinoma follicolare: più aggressivo, comune in soggetti oltre i 50 anni.
- Carcinoma midollare: raro e associato a sindromi genetiche, colpisce le cellule C.
- Carcinoma anaplastico: altamente aggressivo, comune in soggetti anziani.
- Linfoma tiroideo: rara forma di cancro che origina dal sistema immunitario.
La diagnosi del tumore della tiroide inizia con una visita specialistica, durante la quale il medico raccoglie informazioni sulla storia clinica del paziente. Gli accertamenti diagnostici includono:
- Esami del sangue: per valutare la funzionalità tiroidea e i livelli di calcitonina.
- Ecografia della tiroide: per visualizzare noduli e le loro caratteristiche.
- Agoaspirato: prelievo di un campione di tessuto per analisi citologiche.
- TC o risonanza magnetica: per valutare la presenza di metastasi.
Il trattamento del tumore della tiroide varia in base al tipo di cancro e alla sua fase di avanzamento. L’opzione terapeutica principale è l’intervento chirurgico, che può comportare la rimozione parziale o totale della ghiandola tiroidea. Altre terapie possono includere:
- Terapia con iodio radioattivo: per eliminare cellule tumorali residue.
- Farmaci a bersaglio molecolare: per affrontare specifiche alterazioni genetiche.
- Radioterapia e chemioterapia: raramente utilizzate, generalmente in casi avanzati.
La prognosi per i pazienti affetti da tumore della tiroide è generalmente positiva. Se diagnosticato precocemente, il tasso di sopravvivenza a cinque anni supera il 99%. Questo dato rassicurante è dovuto alla lenta progressione della malattia e alla disponibilità di trattamenti efficaci.