Ogni quanto dovresti pulire il divano per evitare rischi per la salute: sbagliano tutti
Un mobile prezioso in casa, che, però, non è facile da pulire. Ecco qualche consiglio per “coccolare” il vostro divano
Indipendentemente dalle sue dimensioni, che sia ultramoderno o dal fascino rétro, il divano rappresenta un elemento essenziale nell’arredamento di ogni casa. Non solo offre comfort e relax, ma definisce anche lo stile dell’ambiente in cui si trova. Tuttavia, per mantenerne l’igiene e l’aspetto impeccabile nel tempo, è fondamentale dedicarsi ad una pulizia regolare.
La pulizia periodica del divano è indispensabile per evitare l’accumulo di polvere, allergeni e macchie, oltre che per prolungarne la durata e preservarne la bellezza. Prima di iniziare qualsiasi intervento, tuttavia, è essenziale consultare le istruzioni del produttore per garantire una manutenzione sicura e adeguata ai materiali.
Un gesto semplice, come passare l’aspirapolvere o un aspirabriciole una volta alla settimana, può fare la differenza, riducendo l’accumulo di sporco e semplificando le operazioni di pulizia profonda. Per proteggere il divano da usura e macchie, l’utilizzo di un copridivano è un’opzione valida: non solo prolunga la vita del divano, ma consente anche di giocare con colori e texture per rinnovare l’aspetto del salotto.
Pulizia approfondita: ogni quanto farla?
Ogni due o tre mesi è consigliabile una pulizia approfondita dei rivestimenti, mentre almeno una volta all’anno si dovrebbe dedicare attenzione anche all’imbottitura. Le tecniche da adottare dipendono dal tipo di divano: sfoderabile o non sfoderabile.
Divani sfoderabili
Questi modelli permettono di rimuovere i rivestimenti, semplificando il lavaggio. Le etichette di manutenzione fornite dal produttore indicano i metodi più adatti: lavaggio in lavatrice, a mano oa secco. Durante l’asciugatura, è importante evitare l’esposizione diretta al sole, che potrebbe scolorire i tessuti.
Per l’imbottitura, il lavaggio richiede più tempo e attenzione. Dopo l’ammollo, è necessario asciugare all’ombra, girando frequentemente i cuscini per garantire una completa eliminazione dell’umidità. Un’alternativa più pratica è rappresentata dai pulitori a vapore, che igienizzano a fondo senza dover smontare tutto.
Divani non sfoderabili
Per i divani con rivestimenti fissi, è necessario utilizzare detergenti specifici, in forma liquida o di schiuma. Dopo il tempo di posa indicato, si può rimuovere il prodotto con una spazzola morbida. Anche in questo caso, il pulitore a vapore è un alleato efficace per una pulizia profonda. In caso di macchie evidenti o segni di usura, si può ricorrere a un tapezziere per applicare una nuova fodera professionale.
Come affrontare macchie accidentali
Le macchie sono inevitabili, ma intervenire tempestivamente può evitarne il peggioramento. Le regole fondamentali sono tre:
- Provare sempre il prodotto pulente su un’area nascosta.
- Tamponare senza strofinare, per non allargare la macchia.
- Utilizzare panni puliti, cambiandoli frequentemente durante il processo.
Materiali speciali: pelle, microfibra, velluto e fibre naturali
- Pelle : Elegante ma delicata, richiede attenzioni particolari. Per la pulizia quotidiana, basta un panno di daino umido seguito da un’asciugatura immediata. Periodicamente si consiglia l’uso di latte detergente per preservarne la morbidezza. Per macchie ostinate, bicarbonato e acqua o una soluzione leggera di sapone di Marsiglia possono essere validi rimedi.
- Microfibra : resistente e pratica, è ideale per divani intensamente utilizzati. Una spugna con detergenti delicati è sufficiente per mantenerla in buono stato. Anche il sapone di Marsiglia è un’ottima opzione per rimuovere macchie localizzate.
- Velluto : Materiale raffinato ma delicato, il velluto non va lavato spesso. Una spazzola morbida con acqua e sapone, seguita da un’asciugatura leggera con il phon, permette di mantenerne l’aspetto senza rovinarlo.
- Fibre naturali : lino e cotone possono essere lavati in lavatrice, ma è importante stirarli al rovescio per evitare segni indesiderati.