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Formaggi sono un rischio per il cuore, quali sono quelli da consumare con moderazione

Molti formaggi, se consumati in quantità eccessive, possono rappresentare un rischio per il cuore. Scopriamo perché e quali sono le alternative migliori.

Formaggi e grassi saturi: il rischio cardiovascolare

La relazione tra il consumo di formaggi e la salute del cuore è da tempo dibattuta. I formaggi, specialmente quelli stagionati come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano e il pecorino, contengono alti livelli di grassi saturi. Questi grassi possono contribuire all’aumento del colesterolo LDL, noto come “cattivo”, associato a un maggior rischio di malattie cardiovascolari. Secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’apporto giornaliero di grassi saturi non dovrebbe superare il 10% delle calorie totali. Tuttavia, i formaggi non sono gli unici responsabili: il problema risiede spesso nelle quantità consumate e nello stile di vita complessivo.

I formaggi freschi, come la mozzarella o lo stracchino, contengono meno calorie e grassi rispetto a quelli stagionati, ma sono ricchi di acqua, il che può portare a un consumo eccessivo per via della loro leggerezza apparente. Per esempio, 250 grammi di mozzarella possono apportare quasi il doppio delle calorie rispetto a 100 grammi di formaggi stagionati.

Un nuovo sguardo: il “paradosso francese”

Alcuni studi recenti mettono in discussione la demonizzazione totale dei formaggi. Ricercatori britannici hanno analizzato il cosiddetto “paradosso francese”, secondo cui in Francia, nonostante il consumo elevato di formaggi, il tasso di malattie cardiovascolari rimane basso. Questo fenomeno potrebbe essere spiegato dalla presenza nei formaggi di peptidi bioattivi, sostanze generate durante la maturazione che potrebbero avere effetti protettivi sul sistema cardiovascolare. Tuttavia, gli esperti sottolineano che questi benefici non annullano i rischi legati a un consumo eccessivo.

Consigli per un consumo sano

Gli esperti suggeriscono di limitare il consumo di formaggi ad una porzione moderata di circa 30 grammi al giorno, evitando gli eccessi, soprattutto in diete già ricche di grassi saturi. È preferibile scegliere formaggi meno calorici o consumarli occasionalmente, integrandoli in una dieta equilibrata basata su alimenti ricchi di grassi insaturi, come l’olio d’oliva e il pesce.

In sintesi, i formaggi possono far parte di una dieta sana, ma è essenziale consumarli con moderazione, tenendo conto delle necessità nutrizionali individuali e del rischio cardiovascolare personale.