La presa di posizione di un padre, “Se mio figlio di 6 anni vorrà vestirsi di rosa lo farà”
Doug Weaver, artista e insegnante, supporta il figlio Finley, 6 anni, vittima di bullismo per la sua passione per il rosa e gli unicorni.
Il coraggio di Finley e il sostegno di suo padre
Finley, un bambino di 6 anni, ha sempre amato il rosa, gli arcobaleni e gli unicorni, passioni che condivideva liberamente durante l’asilo. Con l’inizio delle elementari, però, è diventato oggetto di scherno da parte dei compagni, che ritenevano inusuali le sue preferenze. Suo padre, Doug Weaver, ha deciso di combattere il bullismo con un esempio forte e originale.
La risposta di Doug Weaver al bullismo
Quando Finley ha raccontato che i compagni gli avevano detto di non vestirsi più di rosa, Doug ha riempito il suo guardaroba di vestiti rosa e si è dipinto le unghie, proprio come faceva suo figlio. “Volevo insegnare a Finley e ai suoi compagni che non c’è nulla di sbagliato in ciò che gli piace,” ha dichiarato Doug sui social.
Un messaggio contro gli stereotipi di genere
Secondo Doug, costringere un bambino a conformarsi agli standard sociali equivale a negargli la sua identità. “Dire a un bambino di togliere lo smalto perché è una cosa da femmine lo spinge verso stereotipi di genere che limitano la sua libertà,” ha spiegato. Doug crede che educare i bambini all’accettazione e al rispetto delle differenze li renda più forti e felici.
La resilienza di Finley
Grazie al supporto dei genitori, Finley sta imparando a essere se stesso senza paura. Oggi i suoi compagni lo accettano per ciò che è, e i genitori specificano che non c’è pressione sul bambino: “Se un giorno deciderà di non combattere più queste battaglie, sarà libero di fare ciò che desidera.”
Un insegnamento che supera le barriere
Doug spera che il suo esempio possa insegnare non solo a Finley, ma anche ad altri bambini e adulti, l’importanza di essere se stessi. “Celebrerò sempre mio figlio, in ogni sua singola versione,” ha affermato, sottolineando come la felicità venga dal non conformarsi alle aspettative altrui, ma dall’abbracciare la propria autenticità.