Rocco Siffredi rivela un aneddoto inedito sulla sua vita
Il curioso legame di Rocco Siffredi con il suo nome d’arte
In un recente podcast, Rocco Siffredi ha rivelato l’origine del suo nome d’arte e aneddoti legati alla sua infanzia e al bullismo.
L’ALTERNATIVA IDENTITÀ DI ROCCO SIFFREDI
Noto in tutto il mondo con il nome d’arte di Rocco Siffredi, il suo vero cognome è Tano. Tuttavia, quello che pochi sanno è che all’anagrafe è registrato come Antonio Tano. In un’intervista nel podcast One More Time, Rocco Siffredi ha condiviso un episodio toccante legato al suo nome. Racconta: “Questa non la conosce nessuno, ma in realtà io mi chiamavo Antonio Tano. Ma mio zio Rocco, qualche giorno dopo che ero nato, ha deciso di passare ad altra vita per amore e quindi si è suicidato. Mia madre così è tornata al Comune e ha fatto cambiare il nome e ha fatto mettere Rocco davanti Antonio. Antonio però era rimasto, tant’è che mio fratello più piccolo si chiama così.”
BULLISMO SCOLASTICO E SOPRANNOMI INFANTILI
Nel corso della sua infanzia, Rocco Siffredi ha affrontato il bullismo legato al suo nome. Ricorda le esperienze difficili a scuola, specificando: “Che poi da bambino tutti mi chiamavano Rocc la marroc che vuol dire la pannocchia. Io mi arrabbiavo tanto. Mia madre una volta mi disse: ‘al prossimo bambino che ti chiama Rocc la marroc tu digli tieng una bell marroc in mezzo alle cosce per te, per tua mamma e tua sorella. Io questa battuta l’ho portata in teatro!” Anche se in passato si sentiva frustrato per il suo nome, Rocco Siffredi ha riconosciuto ora come la sua notorietà abbia reso il nome Rocco popolare: “Poi ho saputo che questo nome è diventato di moda e che qualcuno ha chiamato il proprio figlio Rocco in mio onore.”