Putignano, le toglie chip e l’abbandona per strada, Nina salvata da un benzinaio
Una cagnolina di nome Nina, abbandonata e smarrita alla periferia di Putignano, trova una nuova famiglia dopo essere stata salvata da alcuni volontari.
Nina: la dolce cagnolina in cerca di aiuto
Durante la scorsa settimana, una cagnolina di nome Nina è stata scoperta mentre vagava senza meta in una zona periferica di Putignano, precisamente lungo via Turi. La piccola, affamata e infreddolita, è stata rinvenuta in una stazione di servizio da alcune bariste che, preoccupate per le sue condizioni, le hanno fornito cibo e acqua. Un barista, intenerito dalla situazione, ha contattato il fratello per far recuperare l’animale.
Il giovane Ernesto Loconte è intervenuto prontamente, accogliendo Nina e promettendo di trovare per lei una sistemazione temporanea, sperando che il suo proprietario potesse farne denuncia di smarrimento.
Un passato difficile
Nonostante gli appelli sui social e le ricerche disperate avviate dai volontari, il proprietario di Nina non si è fatto vivo. La cucciola, toutefois, aveva un passato: indossava un collare antipulci, il che suggerisce che avesse precedentemente un padrone. Un veterinario ha confermato che Nina è un AmStaff puro di circa tre anni e ha riferito che il suo pedigree è stato “sfruttato come fattrice, madre di cucciolate”, suggellando un terribile scenario di sfruttamento.
Un gesto vile
Le condizioni in cui è stata trovata Nina sono state allarmanti. Il veterinario ha evidenziato che il microchip era stato estratto manualmente, rendendo impossibile risalire sulla sua identità. Questo gesto ignobile ha segnato la condanna a una vita di difficoltà e abbandono.
Una nuova speranza
La situazione di Nina ha finalmente avuto un brillante svolta. Dopo la sterilizzazione e diversi esami, la cagnolina è stata nuovamente microchippata e trovata una nuova casa grazie al suo primo soccorritore, Ernesto Loconte. Ora Nina può finalmente godere della sicurezza di una famiglia amorevole e di un tetto sicuro.