Bari, 19enne picchiato, legato e gettato in mare da una baby gang, salvo per miracolo
Un ragazzo pachistano di 19 anni è stato aggredito, legato e gettato in mare a Santo Spirito, resistendo in acqua per due ore prima di essere salvato.
Aggredito e gettato in mare: giovane pachistano vittima di violenza
Nella notte tra giovedì e venerdì, un diciannovenne di origine pachistana è stato brutalmente aggredito da un gruppo di giovani, per poi essere gettato in mare con le mani legate dietro la schiena, appena fuori dal porto di Santo Spirito, sulla costa barese. Il ragazzo, che vive e lavora nella zona, è rimasto in acqua per due ore prima di essere avvistato da un pescatore che ha dato l’allarme intorno alle 2 del mattino.
Tempestivi i soccorsi, vittima in stato di ipotermia
Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorritori del 118 dell’ospedale San Paolo e i vigili del fuoco, che hanno recuperato il giovane in stato di grave ipotermia, con la temperatura corporea scesa a 34 gradi. Le condizioni critiche del ragazzo hanno reso il suo salvataggio un vero miracolo, in quanto sarebbe bastato qualche minuto in più per avere un esito fatale.
Racconta l’aggressione ma rifiuta accertamenti
Nonostante il forte shock, il giovane è riuscito a raccontare agli operatori sanitari di essere stato picchiato e abusato da un gruppo di ragazzi, probabilmente una baby gang. Tuttavia, una volta trasportato al pronto soccorso in codice rosso, ha rifiutato di sottoporsi agli esami necessari per accertare la violenza subita.
Indagini in corso: fondamentale la testimonianza della vittima
Attualmente il diciannovenne si trova presso il polifunzionale della Polizia di Stato per essere interrogato. La sua testimonianza sarà fondamentale per gli inquirenti, che cercano di ricostruire quanto accaduto e identificare i responsabili di questo grave episodio di violenza.