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L’annuncio del Ministro Giorgetti, sarà una manovra di taglie e tasse, “Richiesti sacrifici a tutti”

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, annuncia misure rigorose per la nuova Legge di Bilancio, con un percorso di rientro del deficit al 3% entro il 2026.

Le dichiarazioni di Giorgetti all’evento Bloomberg

Durante un evento a Milano organizzato da Bloomberg, Giorgetti ha affermato che la Legge di Bilancio comporterà sacrifici per tutti.

La situazione fiscale dell’Italia vede un deficit in crescita, anche a causa dell’effetto del Superbonus. “Siamo impegnati in un percorso esigente di rientro – ha sottolineato il ministro – e questo tipo di sforzo tutto il Paese è chiamato a farlo: privati, aziende e pubblica amministrazione”.

Le dichiarazioni hanno scosso Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib in calo dell’1,5%.

Tassazione sui profitti e misure per l’economia

Riguardo all’ipotesi di una tassa sugli extraprofitti delle banche, Giorgetti ha chiarito: “Non è corretto tassare gli extraprofitti, ma bisogna tassare i profitti correttamente calcolati”.

In vista di una manovra fiscale più rigida, il contributo delle aziende sarà fondamentale, in particolare nel settore della Difesa.

Il ministro ha dichiarato che si sta lavorando per una soluzione equilibrata e che gli sforzi saranno proporzionati alla capacità contributiva dei diversi soggetti.

Privatizzazioni e previsioni economiche

Le privatizzazioni saranno un tema chiave nei prossimi mesi, con il governo pronto a intervenire su Poste e una nuova tranche di Mps. Giorgetti ha sottolineato l’importanza di riorganizzare le quote dello Stato per rendere più efficiente la risposta economica del Paese.

Malgrado il contesto difficile, il ministro prevede un possibile aumento del Pil intorno all’1% e ha elogiato l’operato del governo per aver ridotto il deficit rispetto alle previsioni.

Opposizioni critiche sulla manovra

Le parole del ministro hanno generato reazioni forti dalle opposizioni. Riccardo Magi, segretario di +Europa, ha criticato l’aumento delle accise sul diesel e l’annuncio di nuove tasse. Anche l’europarlamentare del Partito Democratico, Matteo Ricci, ha attaccato la manovra definendola “lacrime e sangue”, sottolineando il mancato rispetto delle promesse elettorali di Fratelli d’Italia.