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Eleonora Riso delusa dopo Masterchef: “Nessuno mi ha chiamato per lavorare, ecco cosa farò”

Dopo la vittoria a Masterchef, Eleonora Riso riflette sul suo futuro. Nessuno chef l’ha contattata, e ora valuta l’apertura di un circolo Arci come alternativa.

Dopo la partecipazione e la vittoria a Masterchef, la giovane cuoca amatoriale Eleonora Riso si è ritrovata senza offerte da parte dei grandi nomi della cucina italiana. Giorgio Locatelli, Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo, gli stessi chef che l’hanno incoronata vincitrice del programma, non l’hanno mai chiamata per proporle un’opportunità professionale. La stessa Eleonora ha condiviso la sua delusione in un’intervista al Corriere: «Gli chef del programma non mi hanno mai chiamato, ma non ho certo pretese. So che la mia formazione non è paragonabile a quella di un professionista. Ho vinto un programma per cuochi amatoriali, non sono una chef formata. Certo, fare una buona esperienza mi piacerebbe molto, sarebbe utile per la mia crescita».

Nonostante la mancanza di offerte dai grandi chef, Eleonora non si è fermata: «Ho ricevuto alcune proposte, ma da persone molto più grandi di me che gestiscono piccole attività. Non vorrei fare di nuovo tutta la gavetta, ho un’idea precisa di come dovrebbe essere il mio posto. Per questo motivo, sto cercando un’alternativa che mi permetta di realizzare qualcosa di mio».

Un progetto diverso: il sogno di un circolo Arci

Il futuro professionale di Eleonora sembra dunque orientarsi verso un percorso indipendente. L’idea di aprire un circolo Arci ha iniziato a prendere forma nella sua mente. «Comprare un locale è praticamente impossibile, sia a Firenze che a Milano, i costi sono proibitivi. Tuttavia, mi sto informando su come funzionano i Circoli Arci. Durante il programma ho vissuto a Milano e frequentavo il Ciq (Centro internazionale di quartiere), un progetto gestito da un gruppo di ragazzi nordafricani. Era un posto fantastico, un mix di cucina e luogo di ritrovo, con ampi spazi. Mi piacerebbe creare qualcosa di simile».

Per Eleonora, aprire un circolo rappresenterebbe la possibilità di creare uno spazio che rispecchi pienamente le sue idee e visioni, evitando di ripercorrere la lunga gavetta nelle cucine tradizionali: «Dopo tanti anni come cameriera, coltivo il desiderio di fare qualcosa da sola. Non amo molto uscire a cena perché i locali che vedo in giro non rispecchiano il mio gusto, ho un’idea precisa di come dovrebbe essere il mio spazio e il circolo Arci potrebbe essere il modo per realizzarla».