Omicidio di Antonella Lopez: l’interrogatorio di Michele Lavopa, “Ho sparato per reagire agli insulti”
Si è svolto nel carcere di Bari l’interrogatorio di Michele Lavopa, accusato dell’omicidio di Antonella Lopez. Altri tre giovani coinvolti nelle indagini.
Lavopa ribadisce la confessione durante l’interrogatorio
Questa mattina, presso il carcere di Bari, Michele Lavopa, 21 anni, ha nuovamente ammesso le sue responsabilità riguardo all’omicidio di Antonella Lopez, la giovane di 19 anni uccisa nella discoteca-lido Bahia Beach di Molfetta durante una serata che avrebbe dovuto essere di svago. L’interrogatorio di garanzia è stato condotto dal gip del Tribunale, Francesco Vittorio Rinaldi, con la partecipazione dell’avvocato difensore Nicola Martino. La versione fornita dal giovane è in linea con quanto dichiarato durante il primo interrogatorio, avvenuto subito dopo l’arresto.
Tre giovani indagati come complici
Le indagini si stanno ora concentrando su tre giovani, ritenuti complici di Lavopa nelle fasi successive all’omicidio. Mentre si attende la convalida del fermo da parte del gip, per la giornata di oggi è programmata l’autopsia sul corpo della vittima. La ragazza è deceduta immediatamente dopo essere stata colpita alla spalla da un proiettile che le ha reciso l’aorta, un evento fatale che non le ha lasciato scampo.
La dinamica del crimine e le accuse contro Lavopa
Oltre all’accusa di omicidio, Michele Lavopa dovrà rispondere anche del tentato omicidio di altre quattro persone che si trovavano con la vittima quella sera. Tra loro, anche Eugenio Palermiti, 20 anni, parente di un noto esponente della criminalità locale. Le prime ricostruzioni indicano che Lavopa avrebbe estratto una pistola calibro 7,65 e sparato sei colpi, reagendo a provocazioni e insulti, presumibilmente lanciati da Palermiti e dalla sua comitiva.