Bari, docente precario firma il contratto di lavoro prima di andare in chiesa a sposarsi: “Non posso permettermi di rinunciare”
Giuseppe Gentile, insegnante precario di Conversano, ha firmato la presa di servizio il giorno delle nozze per non perdere la cattedra, rimandando il viaggio di nozze.
Firma del contratto prima di andare all’altare
Nel giorno più importante della sua vita, Giuseppe Gentile, 37 anni, docente precario di italiano, latino e storia, si è presentato il 19 settembre alle 8:00 presso la segreteria di una scuola di Conversano per firmare la presa di servizio. Nonostante fosse il giorno del suo matrimonio, Gentile ha scelto di onorare l’incarico, accompagnato dai testimoni Andrea e Vito, scattando una foto simbolica davanti al liceo San Benedetto. Due ore più tardi, si è recato all’altare della chiesa di Noicattaro, dove ad attenderlo c’era la sposa, Vittoriana. La decisione di firmare il contratto quel giorno non è stata casuale: la chiamata per l’incarico era arrivata solo 48 ore prima.
“Quando arriva l’incarico devi per forza esserci”, ha dichiarato Gentile, consapevole del rischio di perdere l’opportunità. Il giorno successivo, però, una nuova chiamata dal Provveditorato di Bitonto lo ha costretto a trasferirsi ancora, per via delle assegnazioni tramite algoritmo. Per non mettere a rischio il posto di lavoro, il docente ha scelto di posticipare il viaggio di nozze.
La realtà dei docenti precari
Per Gentile, come per tanti altri docenti precari, l’incertezza lavorativa è una costante. “Da anni combattiamo con la ‘supplentite’, andiamo di provincia in provincia finché non troviamo un incarico annuale”, ha raccontato. Nonostante le difficoltà, l’insegnante non ha mai pensato di cambiare lavoro: “Vivo per fare l’insegnante, non potrei fare altro. Il vero problema è l’incertezza continua, e mia moglie passa ogni estate in ansia per il rischio di disoccupazione”.
La speranza di Gentile è di ottenere un incarico stabile tramite il concorso, il cui ultimo step, l’orale, è previsto per novembre. “Se dovessi vincerlo, potrei finalmente cambiare sede, ma fino ad allora è tutto incerto. Mi dispiace molto per i ragazzi, che non possono contare su una continuità scolastica”.
Gentile conclude con un pensiero per gli studenti della scuola di Conversano: “La cattedra è ancora scoperta, e a fine settembre i ragazzi non hanno ancora un insegnante fisso”.