Sparatoria Molfetta: le dure parole del presidente della Commissione Antimafia, “Chi va in discoteca con una pistola è un criminale”
Il consigliere regionale Renato Perrini, presidente della Commissione Antimafia del Consiglio regionale, risponde alle analisi sociologiche sulla morte della 19enne barese nella discoteca di Molfetta, sottolineando che la tragedia è legata alla criminalità organizzata.
Perrini: “La delinquenza giovanile va distinta dalla criminalità organizzata”
Dopo il tragico evento che ha sconvolto Molfetta durante lo scorso fine settimana, numerosi commenti hanno puntato il dito contro i giovani e i loro comportamenti. Tuttavia, Renato Perrini ci tiene a fare chiarezza: “Non è corretto generalizzare.
Negli ultimi anni abbiamo analizzato a fondo la questione della delinquenza giovanile. Ci sono da una parte i bulli, che si lasciano condizionare dal gruppo e commettono atti di violenza estemporanea, e dall’altra i giovani criminali, già affiliati alle organizzazioni malavitose. La tragedia di Molfetta rientra purtroppo nella seconda categoria”.
Le discoteche come piazze di spaccio e il ruolo dei controlli
Perrini ha sottolineato come gli autori di questi atti di violenza non siano semplici bulli, ma criminali pronti a uccidere per questioni legate a sgarri o alla gestione del traffico di droga. “Le discoteche, purtroppo, sono diventate luoghi ideali per il business della droga,” ha spiegato, aggiungendo che non basta solo aumentare i controlli all’ingresso dei locali.
L’individuazione dell’assassino da parte degli investigatori della DDA è stata accolta con soddisfazione dalla Commissione Antimafia che Perrini presiede: “Il loro lavoro merita il plauso di tutti noi”.