Sabino Capriati, figlio del boss Lello Capriati, assassinato lo scorso aprile a Torre a Mare, è stato nuovamente arrestato e trasferito in carcere. Il 24enne dovrà scontare una condanna definitiva a tre anni per un agguato avvenuto quando aveva appena 15 anni.
Dopo solo un mese di detenzione domiciliare, Sabino Capriati è stato nuovamente incarcerato. La condanna, emessa dal Tribunale dei minori, riguarda un episodio di violenza che vide coinvolto Capriati all’età di 15 anni, quando partecipò a un agguato contro un giovane rivale. L’episodio risale a molti anni fa, ma la pena è diventata definitiva di recente, obbligando il giovane a tornare dietro le sbarre. Il suo arresto ha nuovamente attirato l’attenzione sulla famiglia Capriati, già nota per i legami con la criminalità organizzata barese.
Ciò che ha reso questo episodio ancor più singolare è stata la diffusione dell’arresto sui social media. Amici e parenti di Sabino Capriati hanno immortalato ogni momento della cattura, avvenuta lo scorso 12 settembre, trasformandolo in una sorta di “spettacolo” condiviso pubblicamente. Le immagini, girate sullo sfondo di Bari Vecchia, hanno creato una narrazione quasi cinematografica dell’evento, un fenomeno sempre più frequente tra le famiglie mafiose della città. Prima di essere nuovamente arrestato, Capriati era stato posto agli arresti domiciliari per un’accusa legata allo spaccio di droga.
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