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Malpensa, aereo urta contro pista di atterraggio, compagnia licenza i tre piloti

Tre piloti della Latam Airlines sono stati licenziati dopo il tail strike di un Boeing 777-300 durante il decollo a Malpensa. L’incidente è stato causato da un errore nei dati inseriti nel sistema di volo.

L’incidente e il rapporto dell’Ansv

La compagnia aerea cilena Latam Airlines ha licenziato i tre piloti che erano ai comandi del Boeing 777-300 durante l’incidente avvenuto il 9 luglio scorso all’aeroporto di Malpensa. L’aereo, diretto a Guarulhos nello Stato di San Paolo, in Brasile, ha subito un grave tail strike durante la fase di decollo, trascinando la coda sulla pista per oltre 700 metri e causando un danno significativo alla fusoliera. Secondo il rapporto preliminare dell’Autorità italiana per la sicurezza aerea (Ansv), l’errore sarebbe stato causato dall’immissione di dati errati nel sistema di gestione del volo da parte dei piloti, che hanno indicato un peso inferiore a quello reale del velivolo.

Le conseguenze e le decisioni di Latam Airlines

Il tail strike, che ha creato uno squarcio di sei centimetri sulla pista, è avvenuto quando l’aereo ha iniziato il decollo a una velocità inferiore di circa 30 nodi rispetto a quella necessaria. A bordo c’erano 398 persone, inclusi i due capitani istruttori e il sostituto capitano, ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Dopo aver scaricato parte del carburante, i piloti hanno deciso di tornare a Milano per verificare i danni.

Latam Airlines ha considerato l’incidente estremamente grave e ha deciso di licenziare i piloti coinvolti, sostenendo che l’errore avrebbe potuto essere evitato con un controllo incrociato adeguato. I danni causati dall’incidente, secondo quanto riferito, ammontano a diversi milioni di dollari.