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Morgan si difende dopo le terribili accuse: “Angela Schiatti è solo alla ricerca di notorietà, sono io il perseguitato”

Il noto musicista e cantautore Morgan, il cui vero nome è Marco Castoldi, ha rotto il silenzio rispondendo alle accuse di stalking, diffamazione e revenge porn mosse contro di lui dalla ex compagna Angelica Schiatti.

Dopo le recenti decisioni della Rai e di Warner Music Italia di prendere le distanze da lui, Morgan ha utilizzato i social media per esprimere il suo punto di vista. In un post su Instagram, Morgan ha dichiarato la sua innocenza e ha criticato chi ha espresso solidarietà alla sua ex. Il messaggio, intriso di toni poetici e provocatori, accusa i media e il pubblico di sostenere i “mostri” e non le “persone civili”. Morgan ha inoltre invitato i suoi sostenitori a schierarsi dalla parte della poesia, della musica e della gentilezza, contrapposti alla bramosia e alla vendetta.

Parole di difesa e attacco

Oltre al post su Instagram, Morgan ha condiviso un lungo messaggio nella chat di WhatsApp con i giornalisti. In questo messaggio, ha espresso il suo disappunto per quella che definisce una “gogna mediatica” contro di lui, ribadendo di sentirsi il vero perseguitato nella vicenda. Morgan ha criticato duramente l’approccio dei media e del pubblico, accusandoli di condannare senza un processo. Ha sottolineato che solo i tribunali hanno il diritto di giudicare, e ha criticato l’attuale società per aver perso il senno e per aver abbracciato comportamenti che definisce anticostituzionali e incivili.

Reazione alle decisioni della Warner e della Rai

Morgan non ha risparmiato critiche alla Warner Music Italia e alla Rai, che hanno deciso di interrompere i rapporti professionali con lui in seguito alle accuse. Ha denunciato queste decisioni come ingiuste, sostenendo che non si dovrebbe licenziare una persona fino a prova contraria. Ha accusato le due entità di violare i diritti fondamentali e ha descritto la situazione come peggiore di quanto mai immaginato. Morgan ha concluso il suo sfogo chiedendo che i giudizi vengano lasciati ai tribunali e non ai media o all’opinione pubblica, e ha invitato tutti a riflettere sull’importanza di mantenere comportamenti degni di una società evoluta e rispettosa delle leggi.