Italia & Dintorni

Chiara Ferragni tagga l’hotel di Palma di Maiorca che la ospita ma costringe la struttura a limitare i commenti, troppe critiche

Chiara Ferragni tagga un hotel a Palma di Maiorca e scoppiano le critiche, costringendo la struttura a limitare i commenti.

Hotel di Palma di Maiorca bersagliato dagli haters

Come avvenuto per numerosi brand durante lo “scandalo pandoro”, anche il resort che ospitava Chiara Ferragni a Palma di Maiorca ha dovuto limitare i commenti sulle foto pubblicate sulla sua pagina Instagram. Poche ore fa, Chiara, alle Baleari per festeggiare l’addio al nubilato dell’amica Veronica Ferraro, ha taggato il resort che l’ha ospitata, il prestigioso Cap Vermell Grand Hotel, specificando che si trattava di una collaborazione. Tuttavia, questa mossa ha avuto un esito negativo, poiché la pagina Instagram dell’hotel è stata presa di mira dagli haters. Dopo il tag di Ferragni e la precisazione sulla collaborazione, il lussuoso hotel ha dovuto limitare i commenti. L’ultimo post pubblicato è stato bersagliato da critiche e commenti negativi. Un utente ha scritto: “Collaborate con Ferragni? No, grazie. Andrò in un altro hotel”, mentre altri commenti erano decisamente più offensivi. L’ondata di malumore ha costretto la pagina a disattivare i commenti, in attesa che la situazione tornasse alla normalità.

Chiara Ferragni evita di taggare brand sui social

Dallo scorso dicembre, dopo l’esplosione del “caso pandoro”, Ferragni ha smesso di taggare brand e strutture sui social per evitare situazioni simili a quella appena accaduta con il Cap Vermell Grand Hotel. Decine di marchi erano stati presi di mira a causa delle collaborazioni con l’influencer. Durante uno dei periodi più difficili della sua carriera, Chiara ha perso numerose collaborazioni con sponsor che hanno preferito dissociarsi dal suo nome dopo la multa dell’antitrust. Per un lungo periodo, la stessa Ferragni ha blindato il suo profilo Instagram per proteggerlo dai detrattori. La decisione di smettere di taggare i brand sui social si è rivelata necessaria per evitare il vandalismo digitale che aveva colpito il suo profilo e quelli delle aziende associate a lei.