Italia & Dintorni

Tre amici 30enni in moto perdono la vita per un violento impatto contro un’auto, un dosso su un rettilineo è fatale

Una Giornata di Passione si Trasforma in Dramma

Quella che doveva essere una piacevole escursione in moto tra amici si è trasformata in una tragedia a Paulilatino, in provincia di Oristano. Il gruppo di motociclisti, appassionati delle due ruote, stava rientrando a casa dopo aver trascorso la mattinata visitando il lago Omodeo e le terme di Fordongianus. Intorno all’ora di pranzo, lungo la provinciale 11, un violento scontro frontale con una Mercedes 190 ha posto fine al loro viaggio. In un tratto rettilineo con un dosso, l’auto e le moto si sono trovate improvvisamente di fronte, senza alcuna possibilità di evitare l’impatto.


Un Impatto Devastante

L’incidente ha avuto conseguenze tragiche: tre motociclisti sono morti sul colpo. Mario Sedda e Roberto Daga, entrambi di 27 anni, e Giovanni Melis, di 30, hanno perso la vita. Tutti e tre erano residenti a Paulilatino, anche se Melis era originario di Gadoni. I detriti dell’incidente si sono sparsi per 50 metri e i corpi delle vittime sono stati sbalzati a 30 metri dal luogo dello scontro. Due persone ferite sono state trasportate in ospedale, ma fortunatamente nessuno è in condizioni critiche. Sul posto è intervenuto il sindaco e medico, Domenico Gallus, che ha contribuito al riconoscimento delle vittime. “Una scena terribile”, ha dichiarato Gallus all’ANSA. “Abbiamo perso due ragazzi educati e stimati da tutta la comunità. Il dosso nel rettilineo ha impedito ai conducenti di fare qualsiasi manovra per evitare l’impatto. Una scena straziante”.


Incendio e Intervento dei Soccorsi

A peggiorare la situazione, dopo lo schianto i veicoli hanno preso fuoco a causa della perdita di benzina, innescando un gigantesco incendio. Le fiamme si sono propagate rapidamente, richiedendo l’intervento di quattro Canadair, due Super Puma, tre elicotteri e quattro squadre a terra dei vigili del fuoco. Il rogo ha percorso circa otto chilometri, minacciando la statale 131 e il nuraghe Losa di Abbasanta. Grazie all’azione dei mezzi aerei, il nuraghe è stato protetto e la strada non è stata chiusa poiché il fronte del fuoco ha saltato la carreggiata. La giornata è stata tragica anche in altre parti d’Italia: in Emilia Romagna, Sicilia e Lombardia si sono registrati altri quattro incidenti mortali, portando il totale delle vittime a quattro.