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Chico Forti accusato di contatti con la ‘Ndrangheta per intimidazioni a Travaglio e alla Lucarelli

La Procura di Verona ha avviato un’indagine su Chico Forti, attualmente detenuto nel carcere di Montorio, dopo le dichiarazioni di un altro detenuto.

Quest’ultimo ha riferito che Forti avrebbe chiesto di contattare esponenti della ‘Ndrangheta per “mettere a tacere Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli e una terza persona”. La segnalazione è stata raccolta da un operatore penitenziario e ha portato la Procura a iniziare un’inchiesta, attualmente senza indagati né ipotesi di reato.

Dettagli dell’Accusa

Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano e dal Corriere della Sera, Forti avrebbe promesso al detenuto un aiuto futuro in cambio di questo favore. Le testimonianze raccolte includono quella di un secondo detenuto che avrebbe assistito all’incontro tra Forti e l’intermediario. Il fascicolo è attualmente aperto contro ignoti, in attesa di ulteriori sviluppi e chiarimenti sui possibili reati commessi.

La vicenda ha attirato l’attenzione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, della Prefettura di Verona, del Tribunale di Sorveglianza e della Direzione Distrettuale Antimafia di Torino. Una delle ipotesi è che il rancore di Forti nei confronti di Travaglio e Lucarelli possa essere collegato al titolo del Fatto Quotidiano del 19 maggio, che annunciava il ritorno in Italia di Forti con la frase “Benvenuto assassino”. Questo titolo faceva riferimento alla condanna all’ergastolo di Forti per l’omicidio di Dale Pike avvenuto nel 1998 a Miami.

Reazioni Politiche

La notizia dell’indagine ha scatenato reazioni politiche, tra cui quella del senatore Walter Verini, capogruppo PD in Commissione Antimafia, che ha chiesto al ministro della Giustizia Nordio di rispondere urgentemente a un’interrogazione in Senato. Verini ha sottolineato la gravità e l’inquietudine della situazione, sollecitando anche la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a esprimersi chiaramente sulla vicenda, dato che fu proprio lei ad accogliere Forti al suo arrivo in Italia.

La vicenda continua a evolversi, e la Procura di Verona sta lavorando per chiarire tutti gli aspetti di questa intricata e delicata situazione.