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E’ mistero sulla morte improvvisa della 27enne Francesco Russo deceduta dopo una serata passata al Jackie ‘O

La morte di Francesca Russo: un’emorragia interna la causa probabile del decesso

L’incidente e le prime indagini

Secondo le prime indagini, la morte di Francesca Russo sarebbe da ricondurre a un’emorragia interna. La ragazza è deceduta nel sonno nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 maggio, a casa del compagno a Ciampino, in via Alessandro Guidoni. Si ipotizza che un mix di medicine e alcol possa aver causato il malore della ragazza, ma sarà l’autopsia a chiarire con certezza le cause del decesso. Francesca si era operata al setto nasale pochi giorni prima e stava assumendo farmaci coagulanti da due settimane. Non sono stati riscontrati segni di maltrattamento, ferite o percosse sul corpo della giovane. L’incarico per l’autopsia sarà affidato oggi dalla Procura di Velletri presso il Policlinico di Tor Vergata.

Le preoccupazioni della madre

La madre di Francesca, in un’intervista ai Carabinieri riportata da il Messaggero, ha raccontato di aver avuto un brutto presentimento. “Sentivo che era successo qualcosa, ho provato a contattarla ma non mi rispondeva, allora sono uscita di casa per andare a Ciampino, ma sono arrivata tardi”. La donna sapeva che la figlia aveva passato la serata precedente con il compagno e, non vedendola rientrare, aveva pensato che si fosse fermata a dormire da lui. Tuttavia, la mancanza di notizie e di risposte al telefono l’ha fatta preoccupare al punto da decidere di andare a cercarla.

La serata prima del tragico evento

La sera precedente alla sua morte, Francesca Russo aveva trascorso la serata ballando al Jackie O’, uno dei locali più noti di Roma nel quartiere Parioli. Lei e il compagno sono tornati a casa intorno alle quattro del mattino. Mentre lui è andato a dormire nella camera da letto al primo piano, Francesca si è addormentata sul divano. Quando l’uomo, un imprenditore romano di 39 anni e proprietario del salone dove lavorava Francesca, si è svegliato, ha trovato la ragazza esanime. Ha dichiarato agli inquirenti di non aver consumato droga né davanti a lei né con lei. Questa versione è stata confermata dai rilievi della scientifica nell’appartamento, anche se per avere certezza assoluta si attendono i risultati degli esami tossicologici.