Tensioni all’ospedale Perrino di Brindisi: l’infermiera ritorna al lavoro dopo lo scandalo delle foto con la salma
Scandalo e conseguenze all’ospedale Perrino
Lo scorso anno, un’infermiera dell’ospedale Perrino di Brindisi aveva scatenato polemiche dopo essersi fatta fotografare nell’obitorio mentre cuciva l’addome di una salma. Le foto, condivise sui social, avevano mostrato l’infermiera sorridente con ago ricurvo e fettuccia da sutura in mano, causando grande indignazione pubblica. Di conseguenza, era stata sospesa per sei mesi senza retribuzione. Nonostante la punizione, la notizia del suo imminente ritorno al lavoro ha riacceso le tensioni tra i colleghi.
Reazione del personale e minacce di dimissioni
Il rientro in servizio dell’infermiera, previsto per il 23 aprile, ha provocato una forte reazione da parte dei dipendenti dell’ospedale, in particolare nel reparto di Anatomia patologica. Due medici, un biologo screening, un’altra infermiera e quattro tecnici hanno espresso la loro contrarietà alla riassegnazione dell’infermiera alle stesse mansioni, citando un’evidente “incompatibilità” con l’ambiente di lavoro che potrebbe risultare destabilizzato. Hanno anche minacciato dimissioni in massa, sottolineando la gravità della situazione.
Mediazione e commenti del direttore generale
Il direttore generale dell’Asl, Maurizio De Nuccio, ha promesso di mediare e pacificare l’ambiente lavorativo, criticando l’utilizzo inappropriato del caso come strumento di condanna e sottolineando che la pena dell’infermiera è stata già scontata.